Cuore della Sardegna

Il paese di Belvì è circondato da stupendi boschi tra cui si incontrano alcuni splendidi esemplari secolari come il noce chiamato “Sa nuje de tziu Pili” e gli enormi alberi di castagno in località Nerca. Secondo alcune leggende popolari abitano qui degli esseri fantastici come il “Maschinganna”, che si diverte a spaventare con voci o suoni chi si avventura nelle foreste, e le più rinomate “Janas” (fate) che di giorno tessono con fili d’oro nelle loro case scavate nella roccia e di notte vagano per le selve dove ballano e svolgono i loro rituali. Tra gli altri racconti che avvolgono la storia di Belvì si narra di una bella fanciulla che creava dei tessuti d’oro nella caverna ai piedi del tacco calcareo di Pitzu de Pranu, dove sono stati scoperti i primi insediamenti preistorici della zona.

Il suggestivo centro storico conserva un intricato percorso di ripide stradine su cui si affacciano le tipiche case dell’architettura barbaricina, costruite in conci di pietra su più piani da cui spuntano i caratteristici balconi in legno. La chiesa parrocchiale, intitolata a Sant’Agostino, venne probabilmente costruita nel Cinquecento come testimonia la struttura attuale caratterizzata dall’alto campanile sormontato da una graziosa cupoletta maiolicata. Al suo interno si conservano due bei altari lignei, del XIX secolo, dedicati a S. Antonio Abate e alla Vergine del Rosario, posizionati nelle cappelle che furono aggiunte in tempi successivi alla costruzione originale. L’antica chiesetta campestre di San Sebastiano, accanto a cui si trova il vecchio cimitero, è oggi inglobata nell’abitato; come molte tipiche chiese di campagna il piccolo fabbricato presenta una facciata semplice sormontata dal campanile a vela e qui si svolgono alcuni importanti riti della Settimana Santa. A circa 2 chilometri a nord dal paese su uno scenografico colle si incontra invece la chiesa di Santa Margherita, ricostruita nel 1920 sulle rovine di un vecchio edificio sacro. Secondo la tradizione sarebbe la prima chiesa parrocchiale del nucleo originario del paese, un tempo collocato nella splendida vallata di S’Iscra.

Una delle principali attrazioni del centro di Belvì è il Museo di Scienze Naturali in cui sono esposti i minerali fossili e la fauna della Sardegna. La raccolta è il risultato delle ricerche effettuate sul territorio, a partire dagli anni ’70 del Novecento, dal professor Friedrich Reichsgraf Von Hartig, noto studioso di entomologia ed ecologia, a cui si sono aggiunte donazioni di privati che continuano ad arricchire la collezione.

Divenuti simbolo della produzione artigianale di Belvì, i Caschettes sono deliziosi dolci della tradizione un tempo riservati alle grandi occasioni come feste religiose e matrimoni da cui deriva l’appellativo di “dolci della sposa”. Queste delicatissime creazioni sono un’esclusiva del paese che ha saputo tramandare nei secoli i metodi di preparazione e l’uso delle materie prime locali, come la pasta di nocciole e miele aromatizzata con scorza d’arancio, che le rendono un vero e proprio gioiello gastronomico. Le diverse forme di artigianato, come l’intaglio del legno e la lavorazione del ferro, sono il fiore all’occhiello di questa laboriosa comunità che ha saputo conservare e valorizzare le sue antiche tradizioni.

Il titolo della tappa di Autunno in Barbagia a Belvì “Giochi e sapori in Barbagia” mette in luce il fulcro delle attività del prossimo week end: il gioco. Dai tornei di Morra a “su giogu de su cignedhu”, passando per “su tirallasticu”, “su pincaredhu” e “sa balduffula”, saranno numerosi ed impedibili come ogni anno i vari giochi organizzati per l’occasione secondo le usanze più antiche ed autentiche della tradizione di Belvì. Immancabile, come ogni anno, la cottura delle castagne nella caratteristica padella gigante con l’attesa degustazione gratuita.

Il 21 e 22 Ottobre vi aspettiamo a Belvì! Ecco il programma completo della manifestazione:

Sabato 21 Ottobre

Ore 15.30 – Apertura delle mostre e dei punti di interesse lungo le vie del paese.

Ore 16.00 – “Ajò a giogare” a cura della UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti), il gioco si trasforma in un momento di conoscenza e confronto tra persone con diverse radici culturali, dove tutti sono invitati a partecipare e ad essere protagonisti dell’evento. A seguire rappresentazione de “Su giogu de su cignedhu” e Torneo di Morra per bambini.

Ore 18.30 – Cottura delle castagne in una padella gigante e distribuzione gratuita.

Ore 19.30 – Eventi di moda e musica in Barbagia: sfilate in passerella tra le note di un’Isola che incanta. Presentatore e Direttore Artistico: Giuliano Marongiu; a cura dell’Associazione Culturale Artes di Lucia Asole, con coreografie e scenografie di Alessandro Secchi e a seguire musica tradizionale lungo le vie del paese.

Domenica 22 Ottobre

Ore 10.00 – Apertura delle mostre e dei punti di interesse lungo le vie del paese.

Dalle ore 10.30 - Rappresentazione de “Su giogu de su cignedhu” e, a seguire, per l’intera giornata “Ajò a giogare” a cura della UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti), il gioco si trasforma in un momento di conoscenza e confronto tra persone con diverse radici culturali, dove tutti sono invitati a partecipare e ad essere protagonisti dell’evento.

Ore 12.00 – “Profumi e sapori del bosco” preparazione e degustazione in piazza dei prodotti tipici locali.

Dalle ore 15.00 – “Sardegna balla”, VIII Rassegna regionale del folklore a premi, con la partecipazione di dieci gruppi folk della Sardegna; presentano Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu.

Ore 17.00 – Cottura delle castagne in una padella gigante e distribuzione gratuita.

Ore 18.30 – Proclamazione del Gruppo Folk vincitore della VIII Rassegna regionale del folklore e del vincitore del Torneo di Balduffula.

I giochi tradizionali

Sabato 21

Dalle ore 16.00 – “Ajò a giogare”; rappresentazione de “Su giogu de su cignedhu”; Torneo di Morra per bambini, presso Piazza Repubblica.

Domenica 22

Dalle ore 10.30 – “Ajò a giogare”; rappresentazione de “Su giogu de su cignedhu”, presso Piazza Repubblica.

Dalle ore 10.30 – “Su Tirallasticu”, presso Via Lamarmora.

Dalle ore 10.30 – “Tira Cerchietos”, “Su giogu de sa fune”, “Pincaredhu” e “Ollasticu”, presso Via Marconi.

Dalle ore 10.30 – “Sa Balduffula”, presso Piazzetta Casula.

Dalle ore 10.30 – “Carruccios”, presso Vico Gennargentu.

Dalle ore 10.30 – “Su Circu” e “Ollasticu”, presso il cortile dell’asilo Sacro Cuore.

Ore 15.00 – Torneo di Balduffula, presso Piazzetta Casula.

Strutture ricettive

Hotel Ristorante Edera, Via Roma - Tel. 0784/629898

Pizzeria Gastronomia “Pizza ‘e pranu” - Tel. 331/1667490

Percorso gastronomico

Tel. 0784/1823640 – 349/2452582

Luoghi da visitare

  • Mostra del giocattolo tradizionale belviese
  • Laboratorio del giocattolo tradizionale
  • Museo di scienze naturali
  • Museo all’aperto di arte contemporanea – “Sonos de linna, l’uomo e il bosco”
  • Stazione ferroviaria
  • Mostra dei paramenti sacri
  • Mostra del costume di Belvì
  • Sa buttega de Tiu Tolu
  • Su funnagu de Maria Tolu
  • Mostra pomologica
  • Allestimento dell’antica aula scolastica
  • Mostra sulla lavorazione del dolce tipico “Caschettes” di Belvì
  • Mostra e lavorazione della tradizionale cassa panca
  • Mostra di Simona Goxhoi con “Sas pizzinnas di Belvì” – Design artistico sardo su ceramica, stoffa e legno e decori dei costumi folkloristici della Sardegna
  • Mostra “Caras”, quotidiano a cura di Roberto Serri
  • Mostra fotografica itinerante di Giampaolo Dui “…di luoghi …di memorie ...di tempo”

Info

Segreteria organizzativa:

Ornella Erdas - tel. 0784/1823640

Servizi per il turista: servizi turistici Edera Belvì – tel. 338/5626350