Cuore della Sardegna

Custodito tra le montagne di “Sa Scova” e “Arzanadolu” e attraversato dagli affascinanti strapiombi della valle del fiume Flumendosa, il territorio di Gadoni offre una natura unica dal fascino selvaggio. Racchiusi nei bellissimi boschi si conservano numerosi esemplari di tassi, ginepri e di splendide peonie e orchidee selvatiche. Nei dintorni del paese si possono esplorare le bellissime grotte di “Is Gruttas de Peldu”, mentre verso sud il panorama si apre sulle pareti che cadono a precipizio sulla valle di “Su Laltinazzu”. Tra sentieri incontaminati e paesaggi mozzafiato si scoprono angoli magici come la delicata cascata di “S’Istiddiosa”, formata dal “Rio Bautzoni”: numerose goccioline, precipitando dalle rocce, formano una miriade di fili d’acqua che discendono dalle pareti ricoperte di muschio.

Secondo una leggenda popolare la denominazione del centro e la sua origine deriverebbero da un pastore di Arzana di nome “Cadoni”, che si trasferì nel XV secolo con la sua famiglia ed il suo gregge a Mammàtulu, la località su cui sorge il nucleo più antico del paese. Vi è invece una teoria che farebbe risalire il toponimo al nuraghe Adoni, compreso nei suoi territori fino al XV secolo.

La storia di Gadoni narra di una terra di passaggio e di incontro di antichi popoli, che sfruttavano le risorse minerarie di Funtana Raminosa: qui i nuragici fondevano il rame per realizzare le antiche sculture simbolo dell’età del Bronzo in Sardegna. Per estrarre il prezioso metallo Fenici, Cartaginesi e Romani vi scavarono diverse gallerie poi riutilizzate nel XX secolo. Simbolo del paese e della sua storia, il villaggio minerario di Funtana Raminosa custodisce numerose testimonianze delle antiche civiltà che abitarono le terre di Gadoni. Dei monumenti preistorici rimane testimonianza nei resti dei nuraghi Arcu Nuraxi e Piscia Quaddu, mentre numerosi ritrovamenti (conservati al Museo Archeologico Nazionale di Sassari) sono concentrati nei pressi del centro urbano dove è stata scoperta una necropoli tardoromana-altomedievale.

Le graziose case del centro storico si affacciano sulle strette stradine ricoperte dalle pietre rosse e nere dei monti circostanti, su cui si intersecano le caratteristiche scalinate e i muraglioni. Nell’area occupata dal vecchio municipio, nel XV secolo fu eretta la prima chiesa, dedicata a San Pietro Apostolo, poi distrutta nel 1870. La seconda chiesa è quella intitolata a Santa Marta, consacrata nel 1512: costruita in forme tardogotiche, la chiesa dovette subire diversi interventi di restauro che hanno modificato la sua struttura originale. Realizzata interamente in pietra, presenta un’elegante facciata su cui spicca la cornice di mattoncini rossi. Nel 1560 fu edificata la parrocchiale intitolata all’Assunta, ampliata e modificata nell’Ottocento, che conserva, dietro l’altare, un bel polittico seicentesco. La facciata è abbellita da un portale ad arco acuto sovrastato da un rosone. Sul retro si trova invece il grazioso campanile coperto da una cupola dorata.

Il 2 e 3 dicembre a Gadoni arriva Autunno in Barbagia. Ecco il programma completo:

Sabato 2 dicembre

Ore 9.30 Apertura di domos antigas, mostre e esposizioni;

Ore 10.30 Convegno “Funtana Raminosa: una miniera di opportunità. Sviluppo territoriale, economico e sociale in Barbagia” | sala convegni del centro di aggregazione sociale

Ore 16.30 Musica itinerante in compagnia del “Coro Sinfonia nel vento” di Seulo | centro storico

Ore 19.00 Accensione del falò | Piazza IV Novembre

Ore 21.30 Notti e prendas, con la collaborazione di Alessandro Nocco

  • Rappresentazione teatrale a cura dell'Associazione “Talenti Irriverenti” di Gadoni
  • Balli in piazza con l'organettista Marco Urru

Domenica 3 dicembre

Ore 9.00 Apertura di domos antigas, mostre e esposizioni locali;

Ore 10.30 Animazione e musica itinerante | centro storico

  • “Maimoni e Grastula”, la maschera tipica locale
  • Coro polifonico “Boghes de gaudiu onu” di Gadoni,
  • Gruppo folk S. Barbara di Gadoni,
  • Organettista Agostino Loddo,
  • Launeddas dell' Associazione culturale “Su stracasciu”,
  • Luca Schirru all'organetto, Simone Murgia alle armoniche,
  • Maschere “Su Corongiaiu” di Laconi, maschere “Sos Corriolos” di Neoneli.
  • Rappresentanza del costume tipico di Gadoni e di paesi limitrofi

Ore 15.30 Preparazione de “Sa Frakera e is concas de mortu”

Ore 17.00 “Is Fracheras” riproposizione dell’antico rito

Ore 17.30 Degustazione a base di piatti tipici locali

Ore 18.30 Cantos e Ballos de Pratza – Rassegna di Balli e Canti intorno al falò;

Da visitare:

  • “Armas Antigas”, mostra in onore di Francesco Antonio Broccu.
  • “Bandidos e Gherra”, mostra delle divise.
  • “S'apotecaria Antiga”, l’antica farmacia.
  • “Sa coianza de Sa Gadonesa“, mostra del corredo tradizionale della sposa.
  • “Trastus e fainas in domu de tiu Chicchinu” mostra di oggetti della vita quotidiana.
  • “Su Tessingiu Gadonesu”, mostra de Sa Burra, il tappeto tipico locale.
  • “Su fundagu 'e sa trallallera”, la cantina, dove degustare il vino e divertirsi sulle note dei canti tradizionali.
  • “Arregodus”, mostra a cura del gruppo teatrale “Talenti Irriverenti” di Gadoni
  • “Sa Majargia”, mostra dedicata alla stregoneria popolare.
  • “Sa 'omu de su mortu”, mostra legata al rito funerario tradizionale.
  • “La lavorazione della lana e del lino”, mostra a cura della Scuola media di Gadoni .
  • “Su Cuili”, l’ovile del pastore, preparazione della ricotta e del formaggio.
  • Il maniscalco, mostra rappresentativa dell’arte della ferratura.
  • “Su Nascimentu”, il presepe, realizzato da A. Curreli.
  • Mostra dei Minerali a cura dell’Ass. CUPRUM.
  • Chiesa di S. Marta.
  • Chiesa M.V. Assunta.
  • Miniera di Funtana Raminosa, visita guidata.

Info:

Info tel. cell. 349 3032704 0784 - 627020

www.comune.gadoni.nu.it 

info@comune.gadoni.nu.it

prendasdejerru@gmail.com