Cuore della Sardegna

Incastonato tra le regioni storiche di Barbagia, Mandrolisai e Barigadu, il territorio di Austis è luogo di incontro di saperi e tradizioni. L’antico nome del centro, “Augustis”, risale all’epoca della dominazione romana e precisamente all’impero di Ottaviano Augusto. Le testimonianze del territorio raccontano tuttavia una storia ancora più antica: punte di freccia in ossidiana sono infatti i segni di un passato che risale fino al Neolitico. Alla preistoria appartengono anche alcuni importanti monumenti archeologici come il dolmen di Perda Longa e i nuraghi di Lughia, Turria e Istecori, testimoni della civiltà sarda che si sviluppò durante l’età del Bronzo.

Attraverso “Sas Andalas”, una rete di sentieri testimoni di antiche storie, si giunge ad un territorio dove si svelano affascinanti paesaggi. Passeggiando tra l’altopiano del Mandrolisai si scoprono stupende foreste e bellissimi boschi di sughera, circondati dalla macchia mediterranea. Lungo i percorsi si incontrano invece i vecchi luoghi di lavoro, oggi oggetto di recupero: le carbonaie, utilizzate fino agli anni ’60, ed i caratteristici ovili un tempo abitati dai pastori. Di particolare bellezza è l’oasi faunistica di Assai dove hanno trovato il loro habitat diverse specie protette come il daino e il cervo sardo. Incastonate nella vegetazione spuntano inoltre le sculture rocciose modellate dalla natura e dal tempo.

Austis, Sa Crabarissa (foto Archivio Aspen - R. Brotzu)

Tra le più note vi è sicuramente la roccia denominata “Sa Crabarissa” che secondo la leggenda rappresenterebbe una donna di Cabras trasformatasi in pietra in seguito ad una sfortunata storia d’amore con un pastore di Austis al quale si promise in sposa.

Rimandano a rituali pagani le antichissime maschere di “Sos Cologanos”, che hanno il viso coperto da una maschera nera di sughero, sulla quale sono fissati dei rami di corbezzolo, mentre sul corpo portano pelli di pecora e sulle spalle sono appese diverse ossa di animale che durante il movimento producono un suono ritmico.

Austis, dolci (foto Archvio Aspen - MC. Folchetti)

Molto apprezzata è la prelibata produzione gastronomica che si può gustare ad Austis; tra i piatti tipici si ricorda la “fregula istuvada”, la “fregula cun lampazzu”, i ravioli di patate e formaggio o quelli di patate e cazzau saliu, ma anche gli arrosti di carne, le saporite seadas e il gustosissimo “pane e sapa”.

Questo fine settimana, il 23 e 24 settembre, ad Austis arriva Autunno in Barbagia. Un’ottima occasione per scoprire tutto quello che vi abbiamo raccontato e tanto altro: date un’occhiata al programma completo