Cuore della Sardegna

La storia di Ollolai è molto antica e ricca di leggende divenute ormai patrimonio dei suoi abitanti. 

Secondo i racconti il paese sarebbe stato la residenza di Ospitone, il re dei barbaricini. Così venivano chiamate dal Codex Justinianus (534 d.C.) le popolazioni del centro Sardegna durante il periodo bizantino. La loro religione prevedeva molte divinità associate alle forze della natura. Nel 594 d.C. Papa Gregorio Magno inviò una lettera ad Ospitone definendolo capo dei barbaricini ( Gregorius Hospitoni duci Barbaricinorum ) in cui richiedeva il suo aiuto per incoraggiare la conversione del suo popolo e accogliere due suoi ecclesiastici, Felice e Ciriaco. L’intervento del Papa portò i barbaricini alla pace col generale Zabarda inviato dall’imperatore bizantino Flavio Maurizio Tiberio.

Sul monte San Basilio, circondato dalla macchia mediterranea, si trova il paese di Ollolai, a circa 1000 m sul livello del mare.  Quercia, tasso, pero selvatico, elce, erica scoparia, grifoglio ricoprono il monte su cui venne eretta la chiesa bizantina di San Basilio Magno, dove si possono ancora vedere i resti dell’antico convento francescano che fu teatro della leggenda della maledizione dei frati. Si narra, infatti, della disamistade (faida) tra due importanti casate - i Ladu e gli Arbau - che portarono alla persecuzione dei francescani. I frati andarono via nel 1490 lanciando una maledizione che, secondo i racconti degli anziani, provocò il violento incendio che distrusse gran parte dell’abitato.

Ollolai, realizzazione di un cesto (foto Archivio Aspen, R. Brotzu)

A sud-ovest dell’abitato, sul massiccio granitico ai confini del Gennargentu, si trovano le punte più alte del territorio comunale chiamate la “finestra della Sardegna”: Punta Manna (1104 m) e Punta de S’Aschisorju (1127 m). Da qui, nelle giornate di cielo terso, si possono osservare i mari che bagnano l’Isola, uno spettacolo che attira numerosi escursionisti che si inoltrano nei sentieri tra le rocce e la fitta vegetazione. Tra le produzioni tipiche spicca quella dei cestini di asfodelo: l’abilità delle maestre cestinaie di Ollolai è rinomata in tutta l’Isola. L’ aria pura e la ricchezza delle sorgenti incontaminate hanno contribuito a conservare querce e lecci secolari, monumenti naturali che testimoniano una natura ancora intatta. In questa nicchia ecologica vivono diverse specie di rapaci, cinghiali, volpi e martore. L’abbondante presenza dell’asfodelo rappresenta un particolare valore per l’artigianato locale: la pianta è la materia prima impiegata per la confezione dei rinomati cesti, realizzati in diverse tipologie e dimensioni dalle mani esperte delle donne ollolaesi.

Ollolai, formaggi (foto Archivio Aspen, M.C. Folchetti)

Nella visita a Ollolai, non può mancare una passeggiata lungo le vie del centro; qui si affacciano le tipiche case a due piani costruite con conci in pietra, spesso in granito. Nella piazza principale si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Michele. Al suo interno si conservano tracce dell’edificio originario realizzato in stile gotico aragonese, inoltre si possono ammirare alcune tavole del pittore Carmelo Floris. L’artista ha trascorso la sua gioventù ad Ollolai dedicando molte sue opere alle scene di vita quotidiana e alle feste; sono famosi i suoi ritratti alle donne ollolaesi dipinte con i loro splendidi abiti tradizionali.

VENERDÌ 25 NOVEMBRE

ORE 18
Presentazione della manifestazione, apertura delle cortes e accoglienza espositori. Concorso fotografico Ollolai Capitale.
Info su: www.comune.ollolai.nu.it 

ORE 19
Incontro per la costituzione del comitato. Distretto del Fiore sardo, prodotto del pastoralismo.

SABATO 26 E DOMENICA 27

ORE 9
Visite guidate del centro storico del paese, delle chiese e delle fontane. A cura della Consulta giovanile di Ollolai.

ORE 10
In Cazentu. Accensione dei fuochi al centro delle piazze. A cura delle associazioni ambientali di Ollolai.

DALLE ORE 10 ALLE 12
Circuito regionale Nel nome del pane. A cura della Proloco.

  • Dimostrazione della lavorazione delle panadas, cotte nel forno a legna.
  • Dimostrazione della lavorazione del cohone hun foza, cotto nel forno a legna.
  • Dimostrazione della lavorazione de su cohone pintau, il pane delle feste.

DALLE ORE 11 ALLE 13
Degustare e sorseggiare per le vie di Ospitone. Itinerario degustativo nei cortili del centro storico dedicato all’eccellenza del Fiore sardo accompagnato dai vini di Sardegna, dal pane e dai dolci locali. Acquisto carnet presso Sa domo de s’iscraria, piazza Marconi, 1

DALLE ORE 13 ALLE 15
S’Iscraria, lavorazione dell’asfodelo. Creazione di cestini e corbulas in asfodelo secondo l’antica tradizione artigiana. A cura della Proloco.

DALLE ORE 15 ALLE 18
Circuito regionale Nel nome del pane. A cura della Proloco.

  • Dimostrazione della lavorazione del cohone hun foza, cotto nel forno a legna.
  • Dimostrazione della lavorazione delle panadas, cotte nel forno a legna.

DALLE ORE 15:30 ALLE 20
Degustare e sorseggiare per le vie di Ospitone. Itinerario degustativo nei cortili del centro storico dedicato all’eccellenza del Fiore sardo accompagnato dai vini di Sardegna, dal pane e dai dolci locali. Acquisto carnet presso Sa domo de s’iscraria, piazza Marconi

DALLE ORE 17 ALLE 19
S’Iscraria, Lavorazione dell’asfodelo. Creazione di cestini e corbulas in asfodelo secondo l’antica tradizione artigiana. A cura della Proloco.

DALLE ORE 17 ALLE 19
Dimostrazione della lavorazione del pane carasau cotto nel forno a legna.

Circuito regionale Nel nome del pane. A cura della Proloco.

SABATO 26 NOVEMBRE

DALLE ORE 12 ALLE 13
Dimostrazione della lavorazione del pane carasau cotto nel forno a legna. Circuito regionale Nel nome del pane. A cura della Proloco.

ORE 15
S’Isposa. Vestizione del costume da sposa tradizionale. Descrizione del vestito, dei gioielli, degli amuleti e del loro significato. A cura del gruppo folk Balladores.

DALLE ORE 18
Campionato regionale de s’istrumpa in notturna. I gherradores si sfidano nell’antica lotta dei pastori, conosciuta e diffusa in Sardegna sin dal periodo nuragico.

ORE 24
Ballamus in cortes. Serata danzante a cura della Proloco.

DOMENICA 27 NOVEMBRE

ORE 12
S’Isposa. Vestizione del costume da sposa tradizionale. Descrizione del vestito, dei gioielli, degli amuleti e del loro significato. A cura del gruppo folk Balladores.

ORE 15
A ballu tundu. Musica e balli in piazza con il gruppo Sos Oriundos.

DALLE ORE 16 ALLE 17:30
Dimostrazione della lavorazione de su cohone pintau, il pane delle feste. Circuito regionale Nel nome del pane. A cura della Proloco.

Ollolai - Cover

Durante il weekend visitate il paese, ammirate le sue splendide corti e innamoratevi del suo territorio! Vi invitiamo a condividere il vostro racconto su INSTAGRAM utilizzando #autunnoinbarbagia16 e indicando separatamente il nome del comune (e se vi va aggiungete anche una breve didascalia descrittiva ).

Al termine della manifestazione allestiremo una mostra con le vostre foto più belle e durante questi mesi rilanceremo gli scatti più rappresentativi sui nostri account social con menzione all'autore. Smartphone in una mano e programma nell'altra andiamo insieme alla scoperta di Ollolai!