Cuore della Sardegna

In uno scenario incantato e caratterizzato da boschi, colline e sorgenti naturali si snodano i sentieri che conducono alla scoperta delle bellezze panoramiche e naturalistiche del territorio. I vigneti che ricoprono le colline circondano il paese donando colori e profumi inebrianti.

Affascinanti paesaggi montuosi, testimoni di diverse ere geologiche, hanno dato origine alle leggende locali: secondo i racconti popolari i grandi massi calcarei in località Ortuabis (ortu de abis ‘orto delle api’) sarebbero degli alveari pietrificati a causa di una terribile maledizione lanciata sul proprietario come conseguenza della sua avarizia. Passeggiando sulle alture intorno al paese, tra roverelle, sughere, lecci, ma anche olivastro, corbezzolo, ginestra, lentischio, mirto, cisto ed erica, si possono trovare gli antichi ricoveri dei pastoriis pinnazzus, formati da una base circolare in pietra e un tetto di frasche sorretto da un telaio in legno di forma conica.

Meana Sardo, nuraghe Nolza

Su una collina, a pochi chilometri dal paese, si può visitare la chiesa campestre di San Lussorio ricostruita nel 1858 dopo essere stata profanata ed abbandonata nel 1673. Nei dintorni si trovano le numerose testimonianze della civiltà megalitica: si conoscono più di 10 nuraghi sparsi nel territorio meanese. Vicino alla chiesetta di San Lussorio si possono visitare le domus de janas (della prima età del Bronzo) e il nuraghe a più torri Maria Incantada in cui, secondo un’antica leggenda, abitava una jana (fata) innamorata, Maria Incantada (o Cantada) che tesseva su un telaio d’oro con fili d’oro e, con voce melodiosa, cantava per il suo innamorato, tenuto prigioniero da un gigante che custodiva un grande tesoro in su cùccuru de Nolza.

Proprio qui, sul rilievo più alto dell’altipiano scistoso di Su Pranu, si trova il nuraghe Nolza, uno dei più noti, formato da una torre centrale e quattro torri angolari unite da bastioni. Questo magnifico edificio dell’età del Bronzo conserva, nel corpo centrale, un’altezza di 13 metri. Tutt’intorno si trovano i resti del villaggio nuragico che si estende per circa 2,5 ettari, non ancora oggetto di scavi archeologici.

Di notevole suggestione le vie del centro storico di Meana Sardo rivelano scorci di antiche strade: le tipiche abitazioni sono costruite in pietra scistosa e abbellite da portali ad arco in stile campidanese o dalle bellissime cornici del XVII-XVIII secolo in trachite e arenaria, di stile gotico-catalano, opera di artigiani locali chiamati picapedreris.

Meana Sardo, donne in costume

Aprono le domos antigas meanesas: le visite al paese saranno accompagnate dalla ritmica cadenza dei telai azionati dalle abili mani delle nostre donne, dal profumo delle nostre antiche pietanze e dai dolci tipici, che potranno essere degustati. I nostri pastori proporranno la preparazione del formaggio e della ricotta, che potrà essere degustata appena raccolta, così come su casu axedu dal sapore inconfondibile e unico, proposto presso Sa omo ‘e su pastore.

Meana Sardo, costume tipico

Ecco il programma del fine settimana

VENERDÌ 7 OTTOBRE

ORE 16 Inaugurazione di Domos antigas 2016. - Casa Pistis

 

SABATO 8 OTTOBRE

ORE 9:30 Aprono le domos antigas.

ORE 10 Preparazione de su pani pintau.- Casa Paulesu

ORE 10:30 Preparazione del dolce pasquale tipico meanese su pani ‘e saba. - Laboratorio Puddu

ORE 11 A coere su pani. Trasporto del pane al forno per la cottura. - Forno Nocco, via Umberto

ORE 11:30 A coere su pani. Trasporto del pane al forno per la cottura. - Forno Carboni

ORE 11:45 Preparazione del piatto tipico meanese: su succu- Casa Manca, via Umberto I

ORE 15 Tradizionale pigiatura dell’uva.- Casa Lai,via G. Mazzini

ORE 16:30 A poltari su strexu de sa sposa.- Da Casa Pistis a Casa Ricci, via Roma

ORE 17:30 Preparazione del formaggio. - Piazza Fenu

ORE 19 Su pani ‘e Coia, riproposta della lavorazione e la cottura del pane del matrimonio preparato il giorno prima dell’evento. L’avvenimento, sarà accompagnato da canti e balli appartenenti all’antica tradizione popolare meanese.- Piazza Fenu

 

DOMENICA 9 OTTOBRE

Durante la manifestazione l’armonioso tintinnio delle incudini dei fabbri ferrai ci riporterà indietro nel tempo: potremo ammirare e sentire le bellezze e la musicalità della lavorazione del ferro battuto.

Guarderemo gli scalpellini del legno e della pietra dare vita a vere e proprie opere d’arte appartenenti al nostro artigianato.

ORE 9:30 Aprono le domos antigas.

ORE 10 Preparazione de su pani pintau,con successivo trasporto del pane al forno per la cottura.- Casa Paulesu

ORE 10:30 Preparazione del dolce pasquale tipico meanese su pani ‘e saba. -Laboratorio Puddu

ORE 11 A coere su pani. Trasporto del pane al forno per la cottura. - Forno Carboni

ORE 11:30 Preparazione del piatto tipico meanese: su succu.- Casa Manca, via Umberto I

ORE 15 Tradizionale pigiatura dell’uva.- Casa Lai,via G. Mazzini

ORE 15:30 Preparazione de sa saba.- Casa Lai,via G. Mazzini

ORE 16:30 A poltari su strexu de sa sposa.- Da Casa Pistis a Casa Ricci, via Roma

ORE 17 Esibizione della maschera tradizionale meanese: sa Facciola- Breve percorso sulla via Roma

ORE 17:45 Il percorso delle domos sarà animato da canti e balli della tradizione popolare sarda. - Itineranti per le domos antigas

ORE 18:30 Preparazione del formaggio. - Piazza Fenu

DA VISITARE

  • Visita guidata al sito archeologico Nolza. - Servizio bus navetta con partenza dalla chiesa parrocchiale.
  • Visita alla torre campanaria e alla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo.
  • Mostra di filati e ricami d’epoca (particolari lavorazioni sugli antichi costumi meanesi).
  • Arte tessile meanese. - Casa Manca
  • Casa del contadino. - Casa Mattana Dessì