Cuore della Sardegna

I maccarrones furriaos si preparano ancora oggi a mano e con particolare cura, seguendo le antiche ricette dei luoghi della Sardegna. Infatti, questa pasta tradizionale viene chiamata macarrones furriados nel Goceano, macarrones cravaos in alcune zone del nuorese e macarrones de ungia a Ozieri. In italiano sono conosciuti semplicemente come gnocchetti sardi.

È un piatto caro alla tradizione sarda e, già nella preparazione, si scoprono gli antichi gesti di una cultura culinaria fatta di prodotti di qualità dai sapori unici. Anzitutto si impasta la semola con le uova, l’acqua e un pizzico di sale per poter lavorare bene gli ingredienti sino a rendere la pasta morbida ed elastica. Da questa si ricavano dei rotolini di 2 cm che vengono poi tagliati in pezzetti più piccoli, dai quali nascono i macarrones furriaos, lisci o rigati attraverso una tavoletta oppure, come si faceva anticamente, con un vetro smerigliato. Infine, si lasciano asciugare in un telo infarinato.

Un consiglio? Cucinate i macarrones in una pentola a fuoco lento, girandoli con un mestolo di legno, aggiungete i formaggi tagliati a pezzettini (pecorino fresco acidulo e caprino), lo zafferano che avrete sciolto precedentemente in acqua tiepida, il burro e il timo tritato. Il tutto si serve ben caldo con una spolverata di pecorino grattugiato.

Il piacere della tradizione viene esaltato proprio dal legame tra la pasta fresca e i formaggi di Sardegna, sapori intensi e gusto indimenticabile.