La Chiesa di San Giorgio e il nuraghe Sas Trintas Battallas costituiscono la sommità attorno alla quale si sviluppa il villaggio di Lodine, ultimo superstite di una serie di abitati medievali che punteggiavano il territorio comunale. Il sito nuragico di Soroeni è l’attrazione archeologica più affascinante.
La posizione panoramica, la bontà dell'aria e dell'acqua rendono il paese una piccola stazione climatica montana. L'economia è prevalentemente agropastorale e si riflette una struttura parentale allargata che va a costituire quasi un'unica grande famiglia. Il ciclo delle stagioni scandisce la vita del paesino grazie alla rigogliosa natura circostante, che ha nel parco comunale di Puddis il suo fiore all'occhiello.
Ogni periodo dell'anno ha la sua festa, dalla questua de sas animas per Ognissanti al ricco carnevale incentrato sulla poesia improvvisata finalizzata al dileggio de su zeommo, il fantoccio che rappresenta un personaggio che si è distinto negli anni per le sue malefatte. Le feste di Santu Zorzi ad aprile e Santu Liberadore ad agosto sono i momenti in cui la danza comunitaria prende il sopravvento, accompagnata in maniera scanzonata dalle voci e dai musicisti del paese. Ma non è la sola cultura del canto a tenore ad animare la vita di Lodine. Il paese si è sempre mostrato aperto ai nuovi linguaggi artistici e musicali e da venti anni ospita la manifestazione “ArteLodine”, che ha arricchito il paese dei caratteristici serrandales e di altre opere d'arte di pregio. L'enogastronomia rispecchia l'espressione barbaricina, ma con significative varianti locali, ad esempio il condimento della salsiccia con l'aglio selvatico, su gusazu o gli insoliti culurzones de sambene.