Primavera nel Cuore della Sardegna 2023

Oggi esploriamo insieme virtualmente il paese di Silanus e il suo territorio ricco di chiese, nuraghi e numerose testimonianze di storia millenaria.
Ecco i nostri consigli:
  • Il borgo di Silanus si caratterizza per la presenza di numerosi edifici religiosi, come ad esempio la chiesa di San Lorenzo (del 1150), la Chiesa della Maddalena (XVI secolo, in stile gotico catalano), Nostra Signora D’Itria (XVII secolo, custodisce una statua lignea della Vergine col bambino con a fianco due fedeli turchi), Santa Croce (XVII secolo).
  • Il complesso di Santa Sabina è costituito dal nuraghe Santa Sabina, da un pozzo sacro a Tholos, da una tomba dei giganti e dall’antica chiesa omonima, risalente all’XI secolo e costruita secondo dettami architettonici arcaico – medievali. Epoche diverse a confronto che testimoniano come il luogo abbia sempre avuto una forte valenza di sacralità.
  • Tra le architetture archeologiche meglio conservate spiccano il Nuraghe Corbos, il nuraghe Orolio o Madrone, e numerose tombe dei giganti.
  • Il nuovo polo culturale Sa Domo de sa Poesia Cantada è dedicato alla poesia improvvisata in lingua sarda. Con un allestimento di oltre 250 metri quadrati nei locali della Casa Aielli, la visita a questa mostra è un piacevolissimo viaggio per i visitatori che, percorrendo il museo, si sentono parte della narrazione, dei luoghi e delle azioni raccontate. Silanus ha avuto, contemporaneamente e per oltre quarantacinque anni consecutivi (1953-1999), due poeti improvvisatori di eccellenza: Mario Masala e Francesco Mura.
  • La cucina tradizionale è legata alle attività agropastorali tipiche del territorio. Molto ricca è la produzione di formaggi come il pecorino, la ricotta e su casizzolu, formaggio a pasta filata, prodotto con latte vaccino intero ottenuto dai pascoli bradi.
  • Nel borgo si producono molteplici varietà di pane e dolci tipici come i fraones (comunemente conosciuto come tilicca), dolce pasquale insieme a s’aligu (nel video) e i più noti come casadine, amaretti, bianchini, sospiri.
Avete già deciso quando andare a viistare questo splendido borgo ?