Cuore della Sardegna

Tra morbide colline lo sguardo si perde sulle colorate distese di vigne che caratterizzano il paesaggio intorno al paese di Atzara. Il centro era già famoso nell’Ottocento per la qualità e l’abbondanza della sua produzione vinicola con cui riforniva molte aree dell’Isola. Le varietà d’uva maggiormente coltivate sono il Bovale Sardo (o Muristellu), il Monica e diverse tipologie del Cannonau da cui si crea il rinomato Mandrolisai. Le ottime qualità del vino di Atzara sono originate dalla particolarità delle caratteristiche dei suoli collinari, dal clima e dalla buona esposizione al sole.

Percorrendo gli affascinanti sentieri disseminati tra le campagne si incontrano maestosi esemplari di castagni, noccioli e noci che forniscono gli ingredienti base per la realizzazione dei dolci tipici. Il paesaggio è impreziosito dai ruscelli e dalle numerose fonti tra cui si segnala quella di Laonisa; in questa località sorgeva l’antico villaggio di Leonissa, scomparso nel XV secolo, di cui rimane traccia nell’antica chiesa di Santa Maria Bambina.

In un’area circondata da nuraghi, intorno all’anno 1000, furono erette due piccole chiese campestri denominate “Santa Maria de susu” e “Santa Maria de josso”, distanti in ugual misura dal punto in cui nacque l’antico paese di Atzara. Il territorio fu frequentato fin dall’età preistorica, come testimoniano i monumenti archeologici tra cui la domos de janas, scavata nel granito, che si trova sulle pendici della collina di “Corongiu Senes”, non lontano da dove fu costruito l’omonimo nuraghe.

Paese della luce e dei colori che ispirarono i pittori costumbristi spagnoli nel primo Novecento, Atzara è capace di conquistare il visitatore con le sue preziose meraviglie. Dalla via principale del paese si diramano le strette stradine dei quartieri più antichi del centro storico. In un labirinto di vicoli si scoprono piccoli gioielli del passato: case d’epoca medievale, costruite in granito e trachite, con porte e finestre arricchite da cornici di tradizione sardo-ispanica, alcune delle quali conservano i rilievi in stile tardo gotico, opera dei bravi artigiani locali che scolpivano la pietra e chiamati “picapedres”.

Agli stretti spazi delle vie, si contrappongono le aperture delle piazze in cui si trovano le chiese. La più antica è quella di San Giorgio, di cui si ha notizia già agli inizi del XIII secolo, che si presenta come un piccolo edificio ad una sola navata, con una facciata in pietra liscia sormontata da un campanile a vela. La chiesa parrocchiale di Sant’Agostino fu invece costruita tra il XVI e il XVII secolo in forme tardogotiche e presenta una facciata in tipico stile isolano, impreziosita da un grande rosone sopra il portale e terminante con una cornice si cui poggiano i merli e la croce in trachite. Intorno alla chiesa si trovano le vecchie case caratterizzate da alte mura interrotte da portoni che si aprono su cortili o loggiati. Tra queste spicca il palazzo dei conti di San Martino, in cui nel XVII secolo soggiornarono i feudatari e per questo definito “de su conte”, al cui interno si conserva un pozzo con cupola originale ricoperta di maioliche.

Nella piazza dedicata al grande pittore spagnolo Antonio Ortiz Echagüe si affaccia il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea a lui intitolato. L’artista fu uno dei numerosi maestri d’arte che si stabilirono nel centro di Atzara, attratto dagli splendidi abiti tradizionali e dalle manifestazioni popolari del paese. La collezione museale custodisce un’ampia varietà di opere che documentano le diverse tendenze artistiche del XX secolo.

Nel fine settimana del 18 e 19 novembre ad Atzara arriva Autunno in Barbagia! Ecco il programma completo:

Sabato 18 novembre

Ore 9.00 - Laboratorio di degustazione sensoriale con gli studenti dell’Istituto Professionale Agrario di Sorgono, a cura dell'enologo Luca Demelas, presso il Museo Ortiz Cooperativa Progetto Cultura

Ore 10.00 – Apertura del punto informazioni, presso il Palazzo Civico.

Ore 10.00 – Apertura del percorso “Cortes e magasinos de Atzara”, con le esposizioni degli artigiani locali, degustazioni dei prodotti tipici e del rinomato vino di Atzara, lungo le vie del Centro Storico.

Ore 10.00 – Apertura della mostra “Antologica Antonio Amore” e della mostra “Costumbristi e maestri del ‘900”. Durante tutta la giornata verrà proiettato il video “La casa delle stelle: intervista ad Antonio Amore”; a cura della Coop. Progetto Cultura e del Comune di Atzara, presso il Museo Ortiz Echague.

Ore 10.00 – Apertura della “Antica dimora del Cavalier Bartolomeo Demurtas”, dimora del Podestà e Sindaco di Atzara a partire dai primi anni del ‘900; a cura di Grazia Demurtas e del Comune di Atzara, presso la Casa Tziu Arzolu.

Ore 10.00 – Mostra degli antichi ricami atzaresi “Manos de oro”, a cura del Gruppo Volontarie Parrocchia Sant’Antioco Martire di Atzara, presso la Chiesa San Giorgio.

Ore 10.00 –“In viaggio nel Mandrolisai”: percorso esperienziale di qualità alla scoperta dei migliori vini prodotti dalle aziende: Cantina del Mandrolisai di Sorgono, Vitivinicola Fradiles di Atzara, Cantina Fulghesu di Meana Sardo, Cantina Bingiateris di Ortueri, lungo le vie del Centro Storico.

Ore 10.00 –“Su ‘ighinau antigu”: rivisitazione delle attività tipiche del borgo agro-pastorale, animato dai bambini di Atzara; a cura di Antonio Mele e del “Coro Polifonico di Atzara”, presso Piazza Ortiz.

Ore 10.00 – Apertura della mostra di antichi utensili da lavoro e di arredamento tradizionale. Dimostrazioni della vita atzarese del secolo scorso; a cura di Eleonora Manca, presso Casa Aragonese.

Ore 10.00 – Apertura della mostra delle più importanti specie botaniche del territorio, a cura di Lucio Demelas e del “Coro Polifonico di Atzara”, presso il Museo del Vino.

Ore 16.30 – “La tintura tradizionale”: dimostrazione dell’antica arte della tintura dei tessuti con i colori naturali, a cura del “Laboratorio La Robbia”, presso Laboratorio La Robbia.

Ore 17.30 – Convegno “Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del MiPAAF. Un percorso comune per il riconoscimento dei vigneti del Mandrolisai”. Convegno a cura del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e dell’Assessorato AA.PP del Comune di Atzara, con la collaborazione dell’Agenzia Laore Sardegna, presso l’Aula Marte del complesso scolastico.

Domenica 19 novembre

Ore 10.00 – Apertura del punto informazioni, presso il Palazzo Civico.

Ore 10.00 – Apertura del percorso “Cortes e magasinos de Atzara”, con le esposizioni degli artigiani locali, degustazioni dei prodotti tipici e del rinomato vino di Atzara, lungo le vie del centro storico.

Ore 10.00 – Apertura della mostra “Antologica Antonio Amore” e della mostra “Costumbristi e maestri del ‘900”. Durante tutta la giornata verrà proiettato il video “La casa delle stelle: intervista ad Antonio Amore”; a cura della Coop. Progetto Cultura e del Comune di Atzara, presso il Museo Ortiz Echague.

Ore 10.00 – “I Sentieri dell’arte”: percorso espositivo con le riproduzioni artistiche delle opere storiche realizzate dai Maestri della Scuola costumbrista e della Scuola dei Maestri di Atzara; a cura della “Coop. Progetto Cultura”, lungo le vie del Centro Storico.

Ore 10.00 – Apertura della “Antica dimora del Cavalier Bartolomeo Demurtas”, dimora del Podestà e Sindaco di Atzara a partire dai primi anni del ‘900; a cura di Grazia Demurtas e del Comune di Atzara, presso la Casa Tziu Arzolu.

Ore 10.00 – Mostra degli antichi ricami atzaresi “Manos de oro”, a cura del Gruppo Volontarie Parrocchia Sant’Antioco Martire di Atzara, presso la Chiesa San Giorgio.

Ore 10.00 –“In viaggio nel Mandrolisai”: percorso esperienziale di qualità alla scoperta dei migliori vini prodotti dalle aziende: Cantina del Mandrolisai di Sorgono, Vitivinicola Fradiles di Atzara, Cantina Fulghesu di Meana Sardo, Cantina Bingiateris di Ortueri, lungo le vie del Centro Storico.

Ore 10.00 –“Su ‘ighinau antigu”: rivisitazione delle attività tipiche del borgo agro-pastorale, animato dai bambini di Atzara; a cura di Antonio Mele e del “Coro Polifonico di Atzara”, presso Piazza Ortiz.

Ore 10.00 – Apertura della mostra di antichi utensili da lavoro e di arredamento tradizionale. Dimostrazioni della vita atzarese del secolo scorso; a cura di Eleonora Manca, presso Casa Aragonese.

Ore 10.00 – Apertura della mostra delle più importanti specie botaniche del territorio, a cura di Lucio Demelas e del “Coro Polifonico di Atzara”, presso il Museo del Vino.

Ore 10.30 – “Su ‘Ighinau Antigu”: tradizionale sfilata dei bambini di Atzara e delle antiche maestranze lungo le vie del paese, di buon auspicio per il vino nuovo e per i prodotti della terra; a cura di Antonio Mele e del “Coro Polifonico di Atzara”, presso Piazza Ortiz.

Ore 11.00 – “Apertura della prima botte”: cerimonia tradizionale con l’assaggio del vino nuovo. Per tutta la giornata sarà possibile osservare la dimostrazione della lavorazione delle uve locali, della pigiatura, della svinatura e della distillazione delle vinacce; a cura del “Coro polifonico di Atzara”, presso il Museo del Vino.

Ore 11.30 – “La tintura tradizionale”: dimostrazione dell’antica arte della tintura dei tessuti con i colori naturali, a cura del “Laboratorio La Robbia”, presso Laboratorio La Robbia.

Ore 12.00 e ore 16.00 – “Vestizione dell’abito tradizionale di Atzara”, a cura del “Gruppo Folk di Atzara”, presso Casa Aragonese.

Le giornate saranno allietate dall’esibizione itinerante del gruppo folk di Atzara, da canti polifonici, da organettisti locali e da gruppi musicali itineranti della tradizione sarda.

Da visitare e da fare:

  • Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Ortiz Echague (per info e prenotazioni 0784-65508; email: pinacotecatzara@tiscali.it).
  • Chiesa di Sant’ Antioco Martire.
  • Pozzo del Conte.
  • Chiesa di San Giorgio: mostra “Manos de Oro”.
  • Casa Tziu Arzolu: “Antica dimora del Cavalier Bartolomeo Demurtas”, la dimora del Podestà e Sindaco di Atzara a partire dai primi anni del ‘900
  • Casa Carburu: “Il Borgo dei Borghi”, vetrina dei Comuni Sardi aderenti alla Associazione “I Borghi più Belli d’Italia”, con i Comuni di Atzara, Bosa, Carloforte, Castelsardo, Posada.
  • La Robbia: laboratorio di tintura naturale e arti applicate.
  • Museo del vino: mostra delle più importanti specie botaniche del territorio
  • Casa Aragonese: mostra di antichi utensili da lavoro e di arredamento tradizionale; dimostrazioni della vita atzarese del secolo scorso.
  • Sartoria Serra: laboratorio sartoriale dove sarà possibile ammirare le confezioni artigianali di abiti su misura maschili e femminili.

Dimostrazioni:

- “La filiera del vino”: il percorso della tradizionale vinificazione della distillazione delle vinacce.

- “La tintura tradizionale”: dimostrazione dell’antica arte della tintura dei tessuti con i colori naturali (sabato dalle ore 16:30 alle 17:30 e domenica dalle ore 11:30 alle 12:30). 

- “Su Ighinau Antigu”: i bambini rivivono l’antica arte pastorale e degli antichi mestieri.

- “La vestizione dell’abito tradizionale di Atzara” (domenica ore 11:30 e 16:00)

Dove mangiare e dove dormire:

Ristorante pizzeria “Il Vecchio Mulino”, via S. Maria, tel. 0784/65400

Agriturismo “Su Zeminariu”, loc. “Su Zeminariu”, tel. 0784/1821310

Punti di ristoro con prodotti tipici e vino di Atzara a Km Zero, dislocati nel percorso della manifestazione.

Affittacamere “S’Argiola”, via Antioco Demelas Serra 25, tel. 329/9318427

Informazioni:

Tutte le informazioni sul sito del Comune di Atzara: www.comune.atzara.nu.it/ www/Sinistra/Comune/Cortes/

Pagina Facebook: www.facebook.com/comunediatzara/ 

Tel. 0784/65205 – 371/1421207; email: assessorato.attivitaproduttive@comune.atzara.nu.it