Cuore della Sardegna

Circondato dalle immense distese di boschi che rivestono le colline coltivate a vigneti, il territorio del Mandrolisai si caratterizza per la grande varietà dei propri costumi tipici. Andiamo oggi a conoscere quello del piccolo centro di Atzara. Il costume femminile, reso affascinante dalla particolare colorazione, si suddivide in tre pezzi principali. Sulla testa sono presenti "s'iscoffia" (cuffia) di cotone rosso, la "tiagiola", copricapo a benda unico nel suo genere, e su mucadore, fazzoletto in filo, lana o seta. Il busto è coperto da una lunga camicia ricamata ai polsi, da "is palettas", corpetto di broccato, e da "su cippone", giacchetto rosso, scarlatto e ricamato in seta. Completano il tutto, nella parte inferiore, "su saigione", gonna di orbace plissettato marrone orlata di balza azzurra, e "sa ghinta", grembiule dello stesso colore e tessuto della gonna, orlato però in balza verde. Una curiosità del costume femminile riguarda "s'antalene", grembiule in seta nera che le donne sposate usano solo se l'hanno avuto in dono dal proprio marito durante il fidanzamento. Il costume maschile è invece più semplice, composto da "sa berritta", copricapo nero in lana a forma di tubo lungo, dalla camicia, la cui parte anteriore presenta un collo alto ("su zughittu"), da "su cosso", corpetto smanicato in velluto blu e ricamato in seta di vari colori, e da "s'istebbedde", gilet in pelle d'agnello. La parte inferiore è formata dai "carzones", braghe bianche di lino ricoperte da una corta gonnella nera, e da "is carzas", gambaletti in orbace che bloccano i carzones con l'ausilio di "sa capicciola", un nastrino di colore azzurro. In occasione di alcuni importanti eventi come Autunno in Barbagia, che fa tappa ad Atzara il 16 e 17 novembre, si potrà ammirare lo splendido abito tradizionale del paese durante le esibizioni dei gruppi folkloristici locali che animeranno le vie di questo bellissimo centro.