Cuore della Sardegna

Ci sarebbe piaciuto raccontarvi il programma di Bitti, e poi quello di Oliena, Austis, Orani e di tutti i meravigliosi paesi del Cuore della Sardegna.

Vi avremmo voluto attendere nei nostri paesi, come ogni anno, per trascorrere insieme indimenticabili fine settimana.

Invece, per le ragioni che noi tutti conosciamo, quest’anno Autunno in Barbagia non ci sarà. MA non sarà un anno triste e nostalgico! Sarà un anno che vedrà il racconto digitale dei paesi e delle loro ricchezze, per farci trovare ancora più preparati all’edizione 2021.
Ci aspettano tante belle scoperte e iniziative per ricordare insieme i momenti più belli: alcune sono ancora TOP SECRET, seguiteci sui social per scoprirle!

05.10.2020

Lula

Chi di voi è mai stato a Lula? Anche se quest'anno Autunno in Barbagia non ci sarà vi invitiamo a scoprire Lula e le grandi bellezze naturalistiche ai piedi del gigante calcareo del Mont’Albo. Il paese è incorniciato dalle due cime gemelle di Punta Catirina e Punta Turuddò e le enormi ricchezze del territorio hanno attratto sin dalla preistoria antiche civiltà di cui si conservano numerose testimonianze, mentre le sue rigogliose foreste hanno fatto ipotizzare che il toponimo sardo "Lùvula" o "Lùgula", derivi dal termine d’origine etrusca “lucus” ossia “bosco sacro”.

  • Il territorio è ricco di domus de janas, sepolture chiamate localmente “concheddas”, splendide grotte nel Mont’Albo, adattate ad usi religiosi e funerari, mentre in epoca nuragica furono erette inaccessibili torri su aspri rilievi, tombe dei giganti e incantevoli villaggi.
  • Il Mont’Albo offre itinerari di trekking in luoghi incredibilmente suggestivi: canyon di sas Piperai, punta Caterina, valico di Janna di Murai e sa Tumba ‘e Nurai. Dove il verde si dirada, affiorano paesaggi ‘lunari’. Le falesie offrono decine di vie per gli appassionati di arrampicata.
  • Il centro di Lula è ricchissimo di murales, diario delle lotte e degli avvenimenti avvenuti negli anni.
  • Le piccole case del centro storico venivano costruite con pietre e fango e il soffitto era fatto di tavole e canne ('taulatu e canna'), le case erano molto piccole e consistevano in una stanza adibita a cucina ('s'unnacru') e un soppalco dove si dormiva ('su sostre'). Dal 1940 le tegole utilizzare per i tetti erano fabbricate a Lula nel forno di Tziu Zigarru mentre le canne venivano portate con i carri dalla Baronia. Al soffitto era appesa 'sa casarizza', la dispensa.
  • Non potete non assaggiare Sos cocconeddos, anche a colazione sono una vera delizia! La ricetta è molto semplice e prevede un impasto di farina, uova, strutto e zucchero. Dopo avergli dato la caratteristica forma vengono infornati per circa 10/15 minuti ad una temperatura costante di 160°. Un tempo venivano preparati in occasione della commemorazione dei defunti, ma ora sono reperibili tutto l'anno.