Ci sarebbe piaciuto raccontarvi il programma di Bitti, e poi quello di Oliena, Austis, Orani e di tutti i meravigliosi paesi del Cuore della Sardegna.
Vi avremmo voluto attendere nei nostri paesi, come ogni anno, per trascorrere insieme indimenticabili fine settimana.
Invece, per le ragioni che noi tutti conosciamo, quest’anno Autunno in Barbagia non ci sarà. MA non sarà un anno triste e nostalgico! Sarà un anno che vedrà il racconto digitale dei paesi e delle loro ricchezze, per farci trovare ancora più preparati all’edizione 2021.
Ci aspettano tante belle scoperte e iniziative per ricordare insieme i momenti più belli: alcune sono ancora TOP SECRET, seguiteci sui social per scoprirle!
16.11.2020
Olzai
Il paese di Olzai si affaccia su una valle circondata da monti e alte colline: aspettiamo il 2021 per visitarlo con Autunno in Barbagia, ma nel frattempo vi raccontiamo alcune delle sue attrattive da non perdere:
- Attraverso sentieri, carrarecce e vecchie mulattiere si possono raggiungere le cime dei rilievi circostanti da cui godere di suggestivi panorami che spaziano dai monti del Gennargentu alla valle del fiume Tirso.
- Le piene invernali fornivano la forza motrice per i mulini che, ancora nel Novecento, erano utilizzati per la macinazione del grano. Appena fuori dal paese si può visitare l’ultimo mulino ad acqua ancora funzionante chiamato Su mulinu bezzu: costruito nell’Ottocento in conci di granito, rappresenta un bell’esempio di architettura pre-industriale e documenta l’importante attività della lavorazione del grano nella storia di Olzai. In un contesto paesaggistico e naturalistico eccezionale si ha la possibilità di assistere alla molitura del grano e dell’orzo prodotto nelle campagne della zona.
- Nel 1921 il rio Bisine venne incanalato in una monumentale opera chiamata l’Arginamento, prima grande infrastruttura primaria in un paese del centro Sardegna. L'opera è così imponente da caratterizzare l'impianto architettonico e paesaggistico, dividendo simbolicamente in due il paese.
- Il “paese dei laureati”, così venne definito Olzai ai primi del Novecento per la vocazione culturale dei suoi abitanti. Furono proprio i suoi cittadini illustri (tra cui il medico Pietro Meloni Satta, 1840-1922), a contribuire alla conoscenza del centro e dei suoi numerosi patrimoni culturali.
- La Casa-Museo dell’artista Carmelo Floris ospita diverse opere del famoso pittore e incisore. Al primo piano si trovano le stanze in cui viveva la famiglia arredate con mobilio d’epoca e al secondo è ancora possibile visitare lo studio del maestro.
- L’edificio più antico è la chiesa di Santa Barbara, eretta nel XIV secolo. Al suo interno è custodito il celebre “Retablo della Pestilenza”, opera del pittore denominato Maestro d’Olzai che lo dipinse nel XV secolo probabilmente come ex-voto a seguito dell’epidemia di peste del 1477.
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