Cuore della Sardegna

Ci sarebbe piaciuto raccontarvi il programma di Bitti, e poi quello di Oliena, Austis, Orani e di tutti i meravigliosi paesi del Cuore della Sardegna.

Vi avremmo voluto attendere nei nostri paesi, come ogni anno, per trascorrere insieme indimenticabili fine settimana.

Invece, per le ragioni che noi tutti conosciamo, quest’anno Autunno in Barbagia non ci sarà. MA non sarà un anno triste e nostalgico! Sarà un anno che vedrà il racconto digitale dei paesi e delle loro ricchezze, per farci trovare ancora più preparati all’edizione 2021.
Ci aspettano tante belle scoperte e iniziative per ricordare insieme i momenti più belli: alcune sono ancora TOP SECRET, seguiteci sui social per scoprirle!

 

02.12.2020

Teti

Il nostro viaggio virtuale nel Cuore della Sardegna continua a Teti, tra aspre cime granitiche e dolci colline ricoperte da boschi secolari e ricche di fresche sorgenti. Prepariamoci per visitarla insieme nel 2021:

  • Tra l’VIII e il VII secolo a.C. venne fondato il villaggio-santuario di Abini dove, oltre ad un esteso villaggio nuragico, è stata individuata un’area dedicata ai rituali, racchiusa da una cinta muraria entro cui si trova un pozzo sacro; qui furono ritrovati numerosi bronzetti votivi che raffigurano diversi personaggi tra cui i guerrieri rappresentati con 4 braccia e 4 occhi.
  • Il territorio abbonda di siti preistorici tra cui il villaggio di S’Urbale: lo studio di alcune delle capanne ha permesso di recuperare molte informazioni sulla vita dei nuragici. Una di queste abitazioni dell’età del Bronzo è stata fedelmente ricostruita nel Museo archeologico di Teti che espone i reperti provenienti dal territorio comunale e da altri paesi della Barbagia-Mandrolisai.
  • L’abitato si sviluppa a 714 metri di altitudine sul versante nord di Punta sa Marghine da cui, nelle belle giornate, si possono godere vedute mozzafiato. Dall’alto dei suoi 954 metri sul livello del mare si possono infatti ammirare tutti i rilievi circostanti: il Gennargentu con le punte di Muggianeddu e Monte Spada, il Supramonte di Orgosolo e di Oliena, la catena del Marghine, del Goceano fino al Monte Limbara, il Monte Ferru e il mare del Golfo di Oristano.
  • Tra le località più suggestive vi è la vallata del fiume Taloro; lungo il suo corso, negli anni Sessanta del Novecento, furono realizzati degli sbarramenti per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica che diedero origine al lago Cuchinadorza.
  • Il suo ricco patrimonio ambientale è caratterizzato dalla presenza di fitti boschi di lecci e sughere in cui vivono animali selvatici come cervi, daini, cinghiali, donnole, martore, volpi, lepri e diverse specie di uccelli tra cui l’Aquila reale.
  • Questo ambiente naturale, caratterizzato dalla presenza delle latifoglie, rappresenta il luogo ideale per la crescita di funghi; in particolare porcino e ovolo, molto ricercati dagli appassionati e molto apprezzati nella cucina locale.