Il passaggio ininterrotto dei popoli che hanno attraversato il territorio di Ovodda ha lasciato dietro di sé molte storie da raccontare: come quella della via oviante, via della transumanza su cui si spostavano le greggi dalle montagne alle pianure, o quella della strada romana che passava attraverso le Barbagie percorrendo il versante occidentale del Gennargentu.
Le numerose domus de Janas e i menhir superstiti nelle vicinanze del rio Aratu testimoniano la presenza delle civiltà autoctone che abitarono l’area nella preistoria. Risalgono all’età del Bronzo 4 tombe dei giganti e circa 10 nuraghi, costruzioni simbolo dell’antica civiltà sarda.
Ovodda è conosciuto come il paese di centenari che ha saputo custodire le proprie tradizioni secolari tra cui la più famosa è quella di "su Mercuris de lessia" ("Mercoledì delle ceneri"). A differenza del resto dell’Isola in cui i festeggiamenti del carnevale si concludono il cosiddetto martedì grasso, il momento culmine del carnevale ovoddese si svolge proprio il primo giorno di Quaresima. In questa festa della trasgressione vagano per le vie del centro "sos Intintos", uomini con la faccia ricoperta dalla fuliggine, e gli "Intinghidores" che, con polvere nera, sporcano il viso di tutti quelli che incontrano nel percorso. Le maschere portano in giro Don Conte Forru, simbolo dei poteri religiosi e politici, che viene deriso e al calar del sole viene giustiziato e dato alle fiamme.
Strette stradine di ciottoli si intersecano nel bel centro storico caratterizzato dalle tipiche case in granito dotate di corti interne. Le abitazioni tradizionali erano realizzate a uno o due piani: al piano terra vi era la cucina con, al centro, il classico focolare usato sia per riscaldarsi che per cucinare. La camera da letto si trovava a fianco della cucina o al piano superiore realizzato con travi in legno a cui si accedeva tramite una scala in legno.
I palazzi più antichi sono concentrati intorno alla cosiddetta "domo de sos cavalleris" ("casa dei cavalieri"), dimora signorile del Settecento che conserva un grazioso pozzo nel cortile privato. Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Giorgio Martire di cui si ha notizia già nel Medioevo. La struttura attuale è stata edificata nel XVII secolo in stile tardo-gotico a cui si è aggiunto nel 1798 il campanile in granito. All’interno custodisce preziosi arredi sacri e una interessante statua lignea di San Pietro in cattedra che risale alla seconda metà del Seicento.
Tra le feste più sentite vi è quella che gli ovoddesi celebrano il 28 e 29 giugno nella chiesetta campestre di San Pietro mantenendo la promessa fatta a Leonardo Alagon. L’edificio apparteneva in origine alla villa di Oleri, disabitata a causa della peste. Nel 1473, alla presenza del marchese d’Oristano, i suoi territori furono spartiti tra Gavoi e Ovodda sottoscrivendo l’atto nella chiesa che all’epoca appariva in rovina e che i due paesi si impegnarono a recuperare.
Vi aspettiamo venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre a Ovodda: scarica il programma completo e la cartina del paese.
“Ungrones de Bidda”
Venerdì 4 novembre:
Ore 15:30: “Sono solo Foglie” - Laboratorio per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni, a cura della Biblioteca Comunale e del Servizio Civile | Piazza della Chiesa San Giorgio Martire
Sabato 5 novembre:
Ore 10:00: Apertura delle “Cortes”
Ore 10:30: “Tradizioni popolari, storia, arte e cultura: valori fondamentali di accrescimento delle comunità e dei territori” - Convegno a cura dell’Amministrazione Comunale | Sala Consiliare
Ore 11:30: “Sono solo Foglie” - Laboratorio per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni, a cura della Biblioteca Comunale e del Servizio Civile | Piazza della Chiesa San Giorgio Martire
Dalle ore 15:00:
- Balli e canti della tradizione tra le “Cortes”: gruppo folk e mini folk “Oleri”, “Tenore Zorghi Matteoli” e gruppo “Sotziu de ballu Orohole”
- Grandi giochi di legno – Associazione Culturale Lughenè | Piazzetta Roma
- Arte in Strada - Trampolieri, numeri itineranti e giocoleria
- Esibizione musicale di Roberto Etzi (“One man band”) | Centro Storico
ore 16:00: La Ferratura del Cavallo - Associazione Ippica | Via Vittorio Emanuele
Ore 18:30: “Alpi, Appennini e Barbagia” - Un abbraccio di musiche montagnine con Pierpaolo Vacca, Fabio Calzia, Matteo Burrone e Enrico Pascal | Piazza Gennargentu
Domenica 6 novembre:
Dalle ore 10:00:
- Laboratorio grandi giochi di legno – Associazione Culturale Lughenè | Piazzetta Roma
- Arte in Strada - Trampolieri, numeri itineranti e giocoleria
- Esibizione musicale di Luca Muggianu | Centro Storico
- Esibizione itinerante di Matteo Burrone e Enrico Pascal
Dalle ore 15:00 alle ore 19:00:
- Balli e canti della tradizione ovoddese accompagneranno i visitatori durante la scoperta delle “Cortes” con il gruppo folk “Sotziu de ballu Orohole” e il Coro Polifonico di Ovodda "Zente Sarda"
- Esibizione itinerante del Coro Polifonico “Zente Sarda”
- “Ovodda in Festa” - Giuliano Marongiu e Dilliriana | Piazza Gennargentu
Entrambi i giorni:
“Sos Ungrones de bidda”: lavorazioni artigianali, produzioni tipiche locali | Tra le “Cortes”
“Sos Ungrones de su Pane”:
- Preparazione e cottura del pane nel forno a legna “Sa o^tta de su Pane”, a cura della Parrocchia San Giorgio Martire | Via Martini
- Visita dell’antico Mulino, a cura dell’Amministrazione Comunale | Via Dettori
“Sos Ungrones de Sos Pastores”: lavorazione del formaggio, a cura dell’Associazione Avis | Piazzette del paese
“S’Ungrones de Sos Cadderis”: mostra fotografica dei Cavalieri di Ovodda e ferratura del cavallo, a cura dell’Associazione Ippica Ovoddese | Via Taloro
“Sos Ungrones de su Folk e de su Tenore”:
- Mostra dell’abito tradizionale Ovoddese, a cura de “Su Sotzu de Ballu Orohole” | Piazza Gennargentu
- Le tradizioni di un tempo e lavorazione de “Sas Fruttinas”, a cura del Gruppo Folk Oleri | Sa Orte de Sas Sennoreddas, Via Taloro
“Street Art in Sos Ungrones”: progetto fotografico “Origini. Ovodda tra passato e contemporaneo” di Melissa Marcello | Le vie del paese
Da Visitare:
- “Sa domo de Su Massaiu” - Visita della casa tipica del contadino, a cura dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione Turistica Proloco di Ovodda | Via Trento
- Mostra Museo della Scuola, a cura di Raffaele Cau Bua e dell’Amministrazione Comunale | Via Roma
- “Ovoddesi, Storia e Territorio” - Mostra fotografica, a cura dell’Associazione Turistica Pro-Loco di Ovodda | Via Vittorio Emanuele
- Mostra dei Paramenti Sacri, a cura della Parrocchia San Giorgio Martire di Ovodda | Salone Parrocchiale, Via San Giorgio
- Proiezione di immagini e video sul territorio Ovoddese | Info point “Dogh'andelas”, Via Vittorio Emanuele 79-81
Info:
Comune di Ovodda tel. 078454023, e-mail: info@comune.ovodda.nu.it