Cuore della Sardegna

La nascita del centro di Dorgali è avvolta da un’aura mitologica: secondo alcune leggende il nome ricorda quello del suo fondatore, un saraceno di nome Drugàl. Secondo altri racconti i suoi primi abitanti erano fenici che si spostarono dal loro originario insediamento sulla costa, nei pressi di Fuili, stanchi dei continui attacchi provenienti dal mare, e dopo aver attraversato il Monte Bardia ("guardia") si stabilirono nella località detta Isportana, che nella variante locale significa "arrivano".

Le civiltà che vissero in queste terre hanno lasciato in eredità spettacolari monumenti (domus de janas, dolmen, villaggi nuragici, nuraghi, pozzi sacri, tombe di giganti). Tra i più suggestivi siti dell’età del Bronzo vi sono il complesso nuragico di Serra Orrios e l’insediamento costruito in una dolina all’interno del Monte Tiscali. I resti di un’antica mulattiera, S’Iscala Omines, tra il Monte Bardia e il Monte Tului, hanno restituito prove del passaggio cartaginese e romano.

Tra mare cristallino e montagne lussureggianti il territorio di Dorgali offre un’eccezionale varietà di paesaggi e attrazioni tra cui le famosissime Grotte del bue marino. Inseriti tra le affascinanti falesie che si immergono sul Golfo di Orosei, questi antri custodiscono  straordinari paesaggi sotterranei in cui sono ancora visibili antichissime incisioni che raffigurano uomini danzanti e dove, fino alla fine del Novecento, viveva una colonia di foche monache (da cui il nome del sito), oggi protetta perché a forte rischio di estinzione.

Per gli amanti del mare è d’obbligo una visita alle altre rinomate spiagge immerse in una natura incontaminata: nella maggior parte dei casi per arrivarci occorre percorrere lunghi sentieri o raggiungere i lidi con le imbarcazioni. Con l’auto si possono raggiungere le delicate spiagge di sabbia fina a nord: Cala Cartoe e la caletta di Osalla.

Le grandi civiltà del Mediterraneo che hanno frequentato le sue terre hanno lasciato dietro di sé un ricchissimo bagaglio culturale che ancora oggi si rispecchia nel variegato artigianato dorgalese. Metodi e motivi ornamentali tradizionali danno vita a ricercate composizioni, espressioni autentiche di una straordinaria arte popolare tramandata nei secoli.

Nelle botteghe artigiane abili maestri ripropongono la lavorazione del cuoio, dei gioielli in filigrana, dei tessuti e della ceramica. Verso la fine degli anni Venti, in uno di questi laboratori iniziò a sperimentare le argille il noto artista dorgalese Salvatore Fancello (1916-1941). Allo scultore ceramista è dedicata una raccolta museale in cui si possono ammirare le fantastiche opere tra cui l’eccezionale Disegno ininterrotto di 7 metri realizzato a china e acquerello.

Vi aspettiamo sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre a Dorgali: scarica il programma completo e la cartina del paese.


Programma 

“Tessende filos de oro”

Dorgali e Cala Gonone, grazie alla loro posizione privilegiata fra mare e montagna, offrono la possibilità di godere di esperienze uniche, dalla bellezza del paesaggio marino all’imponenza delle montagne del Supramonte; ed è in questo scenario incantevole che anche quest’anno sarà possibile immergersi nella vita di un paese ricco di tradizioni artigiane.

“Tessende filos de oro” è il filo conduttore di questa edizione di “Autunno in Barbagia” che si snoda attraverso tre esposizioni e diversi itinerari. Essi spaziano dalla ricerca dei sapori e del gusto dei piatti tradizionali, alle preziosità dell’arte orafa alle peculiarità delle altre attività artigianali che da sempre sono simbolo dell’operosità e della manualità dorgalese, quali la ceramica, la pelletteria, la tessitura, la lavorazione del legno, del ferro e la forgiatura dei coltelli.

Attraverso un percorso che dall’approvvigionamento delle materie prime (la ceramica, l’argilla, ecc.) e dalla coltivazione del grano e della vite (il grano, il pane e il vino) conduce infine al prodotto ultimo, attraverso immagini, testimonianze e dimostrazioni pratiche delle lavorazioni, il visitatore potrà immergersi in un’atmosfera il più possibile vicina alla dimensione reale delle attività.

 

Venerdì 29 settembre:

“Aspettando Autunno in Barbagia”, a cura dell’Ass. San Giuseppe - Fedales 1994

ore 21:30: Intrattenimento musicale con i “Riccardo Mannai Quartet” e a seguire Dj set

 

Sabato 30 settembre:

ore 21:30: Intrattenimento musicale con i “Shaking Apes” e a seguire DJ Set, a cura dell’Ass. San Giuseppe-Fedales 1994 

 

Domenica 1° ottobre:

ore 17:00: II Incontro folkloristico regionale di danze e musiche tradizionali “Ballos de atonzu”, a cura dell’Ass. San Giuseppe - Fedales 1994

 

Entrambi i giorni:

Dalle ore 10:00 alle ore 20:00: Apertura delle Corti nelle vie del paese attraverso i seguenti itinerari:

  • Itinerario del Gusto - Degustazione di vini e prodotti tipici; dimostrazione del processo produttivo di uva e vini; dimostrazione della pratica artigianale di svinatura delle uve rosse Cannonau a fermentazione terminata; dimostrazione della lavorazione e fermentazione delle uve rosse Cannonau; spiegazione del processo di creazione di un vino dalla coltivazione fino all’imbottigliamento; spiegazione e dimostrazione della fermentazione delle vinacce; dimostrazione della lavorazione e della stagionatura dei salumi in conche di marmo; dimostrazione della smielatura e lezioni di fattoria didattica sulle api con l’ausilio dell’arnia; dimostrazione e lavorazione dei dolci tipici, fra i quali quelli preparati in occasione del matrimonio; dimostrazione della lavorazione dello zafferano e della lavanda, con spiegazione dell’uso storico che ne veniva fatto.
  • Itinerario dell’Arte Orafa - Dimostrazione della lavorazione della filigrana sarda con possibilità di provare l’antica tecnica.
  • Itinerario della Ceramica - Dimostrazione della lavorazione della ceramica; esposizione vita e opere di Salvatore Fancello presso il museo a lui dedicato.
  • Itinerario della pelletteria e del tessuto - Dimostrazione e cucitura della “taschedda” classica; dimostrazione della tessitura artistica e tradizionale al telaio; dimostrazione di lavori di ricamo; dimostrazione della vestizione della sposa in abito tradizionale dorgalese; lavorazione dello zaino tipico sardo (“sa taschedda”) con i suoi dettagli e le cuciture fatte a mano; lavorazione dei ricami.
  • Itinerario del legno, ferro e coltello - Lavori di intaglio del legno, dimostrazioni pratiche; laboratorio e dimostrazione sulla forgiatura dello “scacciapensieri” (“sa trumba”); visita al laboratorio artigianale in cui si realizzano coltelli; descrizione e preparazione dei materiali utilizzati per la creazione di coltelli; creazioni realizzate a mano di oggetti in bronzo e rame.
  • Itinerario della creatività - Dimostrazioni pratiche di ricamo; pittura dal vivo, utilizzo della tecnica ad olio, esposizione di quadri dipinti a mano, personaggi di cartoni animati disegnati su tegole, tele e altro in tecnica acrilica; laboratorio esperienziale sul territorio con esposizione di rocce, conchiglie ed erbe; rivisitazione dei gioielli sardi in chiave moderna; lavorazione di cestini in materiali diversi; t-shirt con stampe artigianali, accessori sartoriali e gioielli all’uncinetto ispirati alla tradizione sarda; esposizione di lavori manuali realizzati da artisti ed hobbisti.

ore 16:00: Vestizione della sposa in abito tradizionale | Ghivine Albergo Diffuso

ore 16:30: Visita guidata della Chiesta di N.S. di Itria, a cura dell’Ass. Lorenzo Perosi 

ore 17:00: Concerto

| Chiesa di N.S. di Itria, Via V. Emanuele

In entrambi i giorni intrattenimento itinerante lungo le vie del paese con canti, tenori e balli tradizionali, a cura della Pro Loco Dorgali.

 

La manifestazione sarà incentrata su tre ambiti che da sempre rivestono un ruolo fondante tra le attività produttive del paese:

    • “Ceramica” - Esposizione dei manufatti storici degli esponenti della Scuola di ceramica dorgalese | Casa Macciotta, via V. Emanuele
    • “Vino” - Esposizione di immagini, strumenti antichi utilizzati nella coltivazione della vite e nel processo di produzione del vino e dimostrazioni pratiche di alcune lavorazioni | “Corte de sos Monnes”, via Cerere
  • “Pane e Dolci” - Esposizione di immagini e strumenti della tradizione, utilizzati sia per la coltivazione del grano che per la produzione del pane e dei dolci tipici; dimostrazione pratica della preparazione e della decorazione di alcuni dolci tipici | Casa Fancello-Serra, C.so Umberto