Cuore della Sardegna

La storia di Gadoni narra di una terra di passaggio e di incontro di antichi popoli che sfruttavano le risorse minerarie di Funtana Raminosa: qui i  Nuragici fondevano il rame per realizzare le antiche sculture simbolo dell’età del Bronzo in Sardegna. Per estrarre il prezioso metallo Fenici, Cartaginesi e Romani vi scavarono diverse gallerie poi riutilizzate nel XX secolo.

Agli inizi del XX secolo con la concessione ad una società italo-francese della miniera di Funtana Raminosa si intraprendeva la produzione industriale con promettenti prospettive economiche. Ancora oggi il villaggio minerario rappresenta una grande ricchezza per il paese: il sito fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna riconosciuto dall’UNESCO.

Custodito tra le montagne di Sa Scova e Arzanadolu e attraversato dagli affascinanti strapiombi della valle del fiume Flumendosa, il territorio di Gadoni offre una natura unica dal fascino selvaggio.

Tra sentieri incontaminati e paesaggi mozzafiato si scoprono angoli quasi magici come la delicata cascatella di S’Istiddiosa formata dal piccolo rio Bauzzoni: numerose goccioline, precipitando dalle rocce, formano una miriade di fili d’acqua che discendono dalle pareti ricoperte di muschio.

Il rione più antico del paese si sviluppa a semicerchio sul colle in cui sorge Gadoni arginato dagli strapiombi che conducono alla valle. Le graziose case del centro storico si affacciano sulle stradine ricoperte da pietre rosse e nere dei monti circostanti su cui si intersecano le caratteristiche scalinate e i muraglioni. Nell’area occupata dal vecchio municipio, nel XV secolo fu eretta la prima Chiesa dedicata a San Pietro Apostolo distrutta nel 1870.

La seconda Chiesa è quella di Santa Marta consacrata nel 1512. Costruita in forme tardogotiche, dovette subire diversi interventi di restauro che hanno modificato la struttura originale. Realizzata interamente in pietra, presenta un’elegante facciata su cui spicca la cornice di mattoncini rossi che racchiudono anche il portone e il rosone.

Nel 1560 fu edificata la parrocchiale intitolata all’Assunta, ampliata e modificata nell’Ottocento che conserva, dietro l’altare, un bel polittico seicentesco. La facciata è abbellita da un portale ad arco acuto sovrastato da un rosone. Sul retro si trova il grazioso campanile coperto da una cupola dorata.

Vi aspettiamo sabato 2 e domenica 3 dicembre a Gadoni: scarica il programma completo e la cartina del paese.


“Prendas de Jerru 2023”

Sabato 2 Dicembre

ore 09:30:    

  • Apertura e visita alle Domos Antigas, alle mostre ed esposizioni
  • Visite guidate alla Miniera di Funtana Raminosa (previa prenotazione presso l'Uff. Turistico - Centro Polifunzionale in Via Umberto I, n. 90 – Tel.: +39 370/1592410; e-mail: info@gadoniturismo.it)

ore 10:00: Visita agli stand ed esposizioni di prodotti locali

ore 14:30: Laboratorio sul riconoscimento dei minerali

ore 15:00: Animazione itinerante

ore 18:30: Accensione tradizionale del falò | P.zza IV Novembre

ore 21:30: “Sa notti ‘e Prendas” - Serata musicale

 

Domenica 3 Dicembre

ore 09:30      

  •  Apertura e visita alle Domos Antigas, alle mostre ed esposizioni
  •  Visite guidate alla Miniera di Funtana Raminosa (previa prenotazione presso l'Uff. Turistico - Centro Polifunzionale in Via Umberto I, n. 90 – Tel.: +39 370/1592410; e-mail: info@gadoniturismo.it)

ore 10:00: Visita agli stand ed esposizioni di prodotti locali

ore 11:00: Vestizione dell'abito femminile tradizionale

ore 15:00: Gadoni in festa - Evento di musica, tradizioni e spettacolo con Giuliano Marongiu e Maria Luisa Congiu. Con la partecipazione di Roberto Tangianu, Peppino Bande, Laura Spano, Incantos, gruppi folk e cori polifonici della Sardegna

ore 16:00: Preparazione al rito del fuoco de “Is Fraccheras” e de “is Concas de Mortu”

ore 17:30: Riproposizione dell’antico rito “Is Fraccheras”

ore 18:00: Cantos e Ballos in Pratza – Rassegna di balli e canti intorno al falò

Durante tutta la giornata, animazione e musica itinerante, lungo le vie del centro storico.