Cuore della Sardegna

Il Carnevale di Gavoi pone la musica (Su Sonu) al centro della festa e Sos Tumbarinos, con la loro coinvolgente esibizione, sono da sempre gli assoluti protagonisti della scena.

Dal giovedì grasso, denominato anche “jobia lardajola” per via della caratteristica favata con lardo preparata per l’occasione, centinaia di tamburini gavoesi animano le strade del paese nel cuore della Barbagia, suonando i loro tamburi costruiti a mano con pelli di pecora e capra.

Accompagnata anche dai suoni di “Su Pipiolu” (il piffero), “Su Triangulu” (il triangolo)” e “Su Tumborro”, altro strumento a corda, la comunità continua a ballare e divertirsi fino al martedì grasso successivo, quando si saluta la festa bruciando su un rogo “Zizzarone”, il fantoccio del re del carnevale.

Nella realizzazione dei tamburi, che possono avere varie forme e presentare decorazioni ricche di particolari, si dà invece libero sfogo a praticità e creatività. Vengono infatti riutilizzati gli oggetti della vita quotidiana, dai setacci per la farina alle forme in legno per il pecorino, passando per i vecchi secchi di sughero usati per la mungitura ("Sos Malùnes") ed i grandi contenitori per conservare il grano ("Sos Majos").

Vi consigliamo di fare un salto a Gavoi per non perdervi questo spettacolo unico dell’appassionante Carnevale barbaricino!