Sapete come si traduce “ciliegia” in sardo? Esistono diverse versioni, che variano a seconda del territorio della nostra isola: cerexia, ceresia, kariasa, ariasa. Tutte derivano dalla radice greca “kérasos”, che riporta alla antica città di Cerasunte (nell’attuale Turchia) da cui presumibilmente, furono importati i primi alberi di ciliegie.
Tuttavia le specie botaniche che danno origine al ciliegio sono due: il ciliegio dolce e il ciliegio visciolo. I territori più propensi alle coltivazioni di ciliegie sono quelli collinari o montuosi, con un clima mite. In Sardegna, tra le altre, sono rinomate quelle di Lanusei, nella regione storica dell’Ogliastra, dove viene coltivata la “Comuna” e tante altre tipologie di squisite ciliegie che sono un vero e proprio motivo di orgoglio per i suoi abitanti. Intorno al paese troviamo gli orti sui terrazzamenti di granito, tra i 600 ed i 1000 metri d’altitudine, ideali per la crescita degli alberi di ciliegio. Un’altra varietà molto frequente in Ogliastra è quella della ciliegia “Barracocca”, ideale per la preparazione delle ciliegie in acquavite o “sotto spirito”.
Se volete degustare le buonissime ciliegie di Lanusei, non dovete fare altro che organizzare una bella escursione in Ogliastra: il 22 e il 23 di giugno vi sarà la tappa conclusiva di Primavera nel cuore della Sardegna… non mancate!