Cuore della Sardegna

SCARICA LA BROCHURE
SCARICA LA MAPPA


DOMOS ANTIGAS 2024

PROGRAMMA

SABATO 5 OTTOBRE 2024

Ore 9,30 Inaugurazione delle “Domos Antigas” (Domo ‘e Molinu)

Aprono le “Domos Antigas Meanesasa” attraverso le quali verrete introdotti all’interno di un mondo senza tempo. Meana è un paese ridente e cordiale, situato in una felice posizione, con le alte colline ricoperte di generosi vigneti ed ulivi secolari offre una natura varia e piacevole. 

Ore 10.00 Preparazione de su “Pani Pintau” (Casa Paulesu)

Ore 10.30 Preparazione del dolce pasquale tipico Meanese “Su Pani ‘e Saba” (Laboratorio Antica Mesa 

Tola di Sabrina Tola)

Ore 11.00 A coere su Pani (trasporto del pane al forno per la cottura) (Forno Nocco)

Ore 15.30 Tradizionale “Pigiatura dell’Uva” (Via Roma c/o cantina Meana)

Ore 16.00 Vestizione dell’abito antico meanese “aliari su panixeddu” (Piazza Fenu)

Ore 17.15 A poltari su Strexiu de sa Sposa (Da casa Marras a casa Marras) a casa (Pistis)

Ore 18.00 Preparazione del formaggio (Corso G. Mura Agus)

Ore 19.30 Proiezione: Meana di altri tempi (Piazzetta Fenu)


 

DOMENICA 6 OTTOBRE 

Ore 09.30 Aprono le “Domos Antigasa Meanesasa

Ore 10.00 Preparazione de su “Pani Pintau” (Casa Paulesu)

Ore 10.30 Preparazione del dolce pasquale tipico Meanese “Su Pani ‘e Saba” (Laboratorio Antica Mesa Tola di Sabrina Tola)

Ore 11.00 A coere su Pani (trasporto del pane al forno per la cottura) (Forno Nocco)

Ore 11.30 A coere su “Pani ‘e Saba” (Trasporto de “Su Pani ‘e Saba” al forno per la cottura) (Forno Dessì)

Ore 15.30 Tradizionale “Pigiatura dell’Uva” (Via Roma c/o cantina Meana) 

Ore 16.00  Vestizione dell’abito antico meanese “aliari su panixeddu” (Piazza Fenu)

Ore 17.00 A poltari su Strexiu de sa Sposa (Da casa Pistis a casa Ricci)

Ore 18.00 Preparazione del formaggio (Corso G. Mura Agus)

Ore 19.30 Proiezione: “Meana di altri tempi” (Piazzetta Fenu)

In entrambi le giornate il percorso sarà animato da canti e balli della tradizione popolare sarda.

 

Informazioni:

Comune di Meana Sardo Piazza IV Novembre tel. 0784/64362

Da Visitare:

  • Visita guidata al sito Archeologico di “Nolza” con servizio bus navetta (partenza dall’area prospiciente la chiesa parrocchiale. 
  • Visita alla Torre Campanaria ed alla Chiesa Parrochiale di San Bartolomeo Apostolo
  • Percorso Museale; Arte Tessile Meanese (casa Manca)
  • Casa del Contadino (casa Mattana Dessì)
  • Esposizione dei Costumi della Tradizione Meanese e Tessuti Artistici (Domo ‘e Molinu)

 

Dove Mangiare:

  • Trattoria “Antichi Sapori” Tel. 0784/64711 cell. 339 562 5020
  • “Bar Centrale Ristorante Pizzeria”  Tel. 0784-1670576
  • Ristorante Pizzeria “Albachiara” loc. Lasarà Tel. 0784/648008 – 335/7458034;
  • Vari Punti ristoro allestiti nelle vie del paese.
  • Negli Hotel, nelle Trattorie, nelle Pizzerie e nei vari punti ristoro, si potranno apprezzare e degustare le antiche pietanze tradizionali Meanesi.

 

Dove Dormire: 

  • Bed and Breakfast “Su Sonetto” Tel. 0784/64571 – 347/5265316; 
  • Bed and Breakfast “Sa Scraria” Tel. 348/5410682

 

MEANA SARDO

Dalle dee madri mediterranee alla leggenda di Maria Incantada, fata del nuraghe, la storia di Meana Sardo ci conduce in un racconto pieno di suggestioni.

Risalgono al Neolitico medio le tre bellissime statuine, ritrovate in località Polu, che raffigurano la dea madre mediterranea dalle forme obese simbolo di prosperità.

Dell’epoca nuragica il territorio conserva numerose testimonianze: sono presenti sia nuraghi monotorre del Bronzo medio (1660-1330 a.C.), sia nuraghi a più torri del Bronzo recente (1300-1100 a.C.). A quest’ultima fase risalgono i nuraghi Nolza, Su Nuraxi e Maria Incantada a cui si lega la leggenda della jana (fata) innamorata. Secondo il racconto popolare Maria Incantada (o Cantada) abitava nel nuraghe e, mentre tesseva sul telaio d’oro con fili d’oro, con voce melodiosa cantava per il suo innamorato che si trovava in "Su cùccuru de Nolza", nell’omonimo nuraghe, tenuto prigioniero da un gigante che custodiva un grande tesoro.

Dalla punta del monte Bruncu Sant’Elia, a 1083 m, si può godere di un’ampia veduta dei monti del Gennargentu e delle profonde valli scavate dai corsi d’acqua. Il principale è il rio Araxisi che segna il confine con Atzara. Passeggiando lungo il corso dei suoi numerosi affluenti ci si può imbattere in una delle fonti d’acqua freschissima di cui si serve la popolazione.

Roverelle, sughere e lecci popolano i boschi comunali di Su Cumunali e Su Melone circondati dalle essenze tipiche della macchia mediterranea: olivastro, corbezzolo, ginestra, lentischio, mirto, cisto ed erica.

Di notevole suggestione le vie del centro storico di Meana Sardo rivelano scorci di antiche strade. Le tipiche abitazioni sono costruite in pietra scistosa e abbellite da portali ad arco in stile campidanese o dalle bellissime cornici del XVII-XVIII secolo in trachite e arenaria, di stile gotico-catalano, opera di artigiani locali chiamati "picapedreris".

Lungo la strada principale si incontra la Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Risalgono al XIV le prime testimonianze della sua esistenza di cui però non è rimasta traccia. L’impianto attuale risale, infatti, al XVI secolo. Sullo sfondo semplice e severo della facciata spicca il notevole portale sormontato da una particolare finestra quadrata in cui si ripetono gli stessi elementi in stile gotico. Il campanile a destra della facciata, concluso nel 1673, conserva bellissimi fregi ricavati sulla balaustra in trachite.

Vi aspettiamo sabato 05 e domenica 06 ottobre a Meana Sardo: scarica il programma completo e la cartina del paese.