Cuore della Sardegna

Nel cuore della Sardegna, dove ancora oggi la vita è segnata da antiche tradizioni e usanze popolari, sorge il centro di Orotelli.

Il comune sorge su un altopiano caratterizzato da rocce granitiche di modeste dimensioni, in particolare tonaliti presenti soprattutto nella Serra d'Orotelli, a nord del centro abitato. Il paese si sviluppa in due nuclei separati: quello più antico, con il centro storico disposto intorno alla chiesa dedicata a San Giovanni Battista e la vicina Chiesa di San Lussorio, e a partire dagli anni Trenta, il nuovo rione di Mussinzua, ove si trovano la Chiesa rurale del Santissimo Salvatore e la Chiesa Parrocchiale Spirito Santo, compatrono di Orotelli, edificata a partire dal 1970 in stile moderno sui ruderi della vecchia chiesa aragonese del sec XIV.

Nonostante il territorio granitico il paese si è distinto più per la sua economia agricola che per la tradizionale attività pastorale dell’Isola.

Negli anni Sessanta, con la crisi del settore dei cereali, è invece scomparsa quasi definitivamente la comunità degli agricoltori. Permane l’attività artigianale che, grazie alla loro arte e maestria, ha portato i calzolai orotellesi ad essere noti in tutta la provincia. Il paese è da sempre considerato la patria dei classici stivali della Barbagia, sos cambales, ancora oggi realizzati a mano secondo la tradizione e utilizzando forme di legno, osso di capra per le rifiniture e la rigatura, lesine di spago e trincetto per i tagli del cuoio. 

Vi aspettiamo sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre a Orotelli: scarica il programma completo e la cartina del paese.


Programma

“Fainas de ichinadu”

Il termine Faina (dal catalano Feina = lavoro) in Sardegna indica il fare, le faccende, il lavoro.

La storia di Orotelli è legata in particolare al lavoro agricolo e pastorale e a sas fainas delle massaie.

 

Sabato 30 settembre

ore 09:00: Saluti del Sindaco, illustrazione della manifestazione a cura della Pro Loco Orotelli e inaugurazione delle “Domos” | Centro Polivalente F. Pintus

 

Domenica 1° ottobre

ore 15:30: Sfilata della maschera tipica Thurpos di Orotelli con voce narrante che descriverà la maschera tradizionale e racconterà i riti eseguiti durante l’esibizione

ore 17:00: Lettura di brani tratti dai libri dello scrittore orotellese Salvatore Cambosu, accompagnati dal sottofondo musicale della fisarmonica di Pier Paolo Vacca | Nella domo dell’Ass. Cul. Festina Lente

ore 18:00: Festa finale con i balli tradizionali animati dal Gruppo Folk Orotelli, dall’organettista Davide Ledda, dalla chitarra di Fabrizio Bandinu e dalle voci di Marco Sias e Giovanni Magrini | P.zza antistante la sede della Pro Loco

ore 21:00: Chiusura delle “Domos”

 

Entrambe le giornate

ore 10:00: Apertura delle “Domos”, dei laboratori agroalimentari e manifatturieri e delle mostre

Dalle ore 11:00 e per tutta la giornata: 

Laboratori esperienziali 

  • lavorazione de Su Pane Vresa e de Su Pistiddu (dolce tipico)
  • produzione del formaggio
  • lavorazione dei materiali della tradizione
  • “Jocamus a sa murra” - Laboratorio sul gioco de “Sa Murra”

ore 12:00: Esibizione dei campanari locali | Campanile della Chiesa di San G. Battista

ore 15:00: potrete provare l’emozione di essere unu Thurpu indossando Su Gabbanu e cospargendovi il viso con Su Tintieddu per rivivere insieme uno dei riti pagani più suggestivi del Carnevale Barbaricino

 

Durante tutta la giornata le vie del Borgo Autentico di Orotelli saranno animate dal canto a tenore e dalle note degli organetti che accompagneranno i balli tradizionali.

 

Visite guidate:

ore 10:00 e ore 15:00: In occasione del Grande Festival dedicato all’arte e all’architettura del Medioevo italiano “I Giorni del Romanico” ed in collaborazione con la Fondazione Sardegna Isola del Romanico, sarà possibile visitare la Chiesa Romanica ed il campanile dedicati al Santo patrono San Giovanni Battista