
In un’area ricca di boschi, colline e sorgenti si snodano i sentieri che conducono alla scoperta delle bellezze naturalistiche di Meana Sardo.
I vigneti circondano il paese donando colori e profumi inebrianti, mentre le profonde valli sono modellate dal passaggio dei corsi d’acqua; tra essi il principale è il Rio Araxisi che segna il confine con Atzara.
Affascinanti paesaggi montuosi, testimoni di diverse ere geologiche, hanno dato origine ad alcune leggende locali: secondo i racconti popolari i grandi massi calcarei in località Ortuabis sarebbero degli alveari pietrificati a causa di una terribile maledizione lanciata sul proprietario come conseguenza della sua avarizia.
Passeggiando sulle alture intorno al paese ci si può imbattere inoltre negli antichi luoghi di riposo dei pastori, “is pinnazzus”, formati da una base circolare in pietra e un tetto di frasche sorretto da un telaio in legno di forma conica.

Tra le caratteristiche vie del centro storico e le tipiche abitazioni costruite in pietra scistosa si incontra la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, la cui esistenza risale al XIV secolo e il cui campanile, concluso nel 1673, conserva dei bellissimi fregi ricavati sulla balaustra in trachite.
Nel territorio di Meana si possono ritrovare numerose testimonianze della civiltà megalitica: il complesso nuragico di Maria Incantada dove, secondo un’antica leggenda, abitava una jana (fata) di nome Maria Incantada che tesseva su un telaio d’oro e, con voce melodiosa, cantava per il suo innamorato, tenuto prigioniero da un gigante che custodiva un grande tesoro in “su cùccuru de Nolza”. Proprio qui, sul rilievo più alto dell’altipiano di Su Pranu, si trova invece il nuraghe Nolza, formato da una torre centrale e quattro torri angolari unite da bastioni. Intorno a questo magnifico edificio dell’età del Bronzo si trovano i resti del villaggio nuragico che si estende per circa tre ettari.

Dopo la caduta del Giudicato di Arborea, la signoria della Barbagia di Belvì, che includeva il paese di Meana, fu compresa nel demanio regio; i diversi tentativi di affidare il villaggio a vari feudatari si conclusero con la restituzione al fisco reale. Gli abitanti, infatti, si ribellarono ripetutamente all’imposizione dei pesanti tributi feudali. Infine, nel 1507, i meanesi ottennero il privilegio di essere amministrati da un loro compaesano. Col passaggio del Regno di Sardegna a casa Savoia il paese, che era riuscito a liberarsi dei feudatari spagnoli, conobbe il giogo feudale sotto la contea di Salvatore Lostia e riuscì a liberarsi dai feudatari nel 1839.
Nel 1862 il nome del paese fu modificato in Meana Sardo per differenziare il comune da un piccolo centro omonimo del Piemonte.
Il 7 e 8 ottobre a Meana Sardo arriva Autunno in Barbagia!
Ecco il programma completo:
Sabato 7 Ottobre

Ore 09.30
Inaugurazione della manifestazione “Domos Antigas”
Ore 09.45
Convegno “Oltre i filari”, Viticoltura, enologia, tradizioni di un territorio, presso il Salone Parrocchiale
Ore 10.00
Preparazione del pane tipico “Su Pani Pintau”, presso Casa Paulesu
Ore 10.00
Preparazione del dolce pasquale tipico “Su Pani e Saba”
Ore 11.00
“A coere su pani”, trasporto del pane al forno per la cottura, presso Casa Nocco
Ore 11.30
Preparazione del piatto tipico meanese “Su Succu”
Ore 11.45
“A coere su pani e saba”, trasporto del pane saba al forno per la cottura
Ore 15.00
Inizio della tradizionale pigiatura dell’uva
Ore 15.30
Inaugurazione del percorso enologico, presso “Domo e Molinu”
Ore 16.30
“A poltari su stregiu e’ sa sposa”, tradizionale trasporto del corredo della sposa a casa degli sposi
Ore 17.30
Inizio della preparazione tradizionale del formaggio
Ore 18.00
“Su pani e coia”, preparazione del pane per le nozze, con lavorazione e cottura tradizionale del pane che si preparava per il matrimonio del giorno successivo. L’evento sarà animato da balli della tradizione popolare meanese.
Domenica 8 Ottobre

Ore 09.00
Apertura delle “Domos Antigas”
Ore 10.00
Preparazione del pane tipico “Su Pani Pintau”, presso Casa Paulesu
Ore 10.00
Preparazione del dolce pasquale tipico “Su Pani e Saba”
Ore 11.00
“A coere su pani”, trasporto del pane al forno per la cottura, presso Casa Nocco
Ore 11.30
Preparazione del piatto tipico meanese “Su Succu”
Ore 11.45
“A coere su pani e saba”, trasporto del pane saba al forno per la cottura
Ore 15.00
Inizio della tradizionale pigiatura dell’uva
Ore 15.30
Inaugurazione del percorso enologico, presso “Domo e Molinu”
Ore 16.30
“A poltari su stregiu e’ sa sposa”, tradizionale trasporto del corredo della sposa a casa degli sposi
Ore 17.30
Inizio della preparazione tradizionale del formaggio
In entrambi i giorni il percorso delle Domos sarà animato da canti e balli della tradizione popolare sarda
Da vedere

Visita guidata all’area archeologica del Nuraghe Nolza, con servizio bus navetta gratuito, con partenza da via Roma (zona Chiesa Parrocchiale)
Visita alla torre campanaria e alla Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo
Scorci di vita quotidiana e mostra del costume tipico meanese
Esposizione dei vini tipici del Mandrolisai, presso “Domo e Molinu”
Mostra dei prodotti tipici ovicaprini a cura della Coop. Latteria Sociale Meana Sardo, presso Casa Zaccheddu
Percorso Museale: Motivi dell’arte tessile meanese, presso Casa Manca e casa tipica del contadino, presso Casa Mattana/Dessì, a cura dell’Associazione Culturale S’Andala
Mostra della lavorazione del sughero
Dove dormire
B&B “Su Sonetto”, Tel. 0784 64571 – 347 52633156
Dove mangiare:
Ristorante pizzeria “Alba Chiara” Loc. Lasarà, Tel. 0784 648008 – 335 7458034
Trattoria “Antichi Sapori”, Tel. 0784 64711
Punti di ristoro allestiti lungo le vie del paese
Info
Associazione Turistica Proloco Meana Sardo, Tel. 338/9884388, Email: proloco.meanasardo@tiscali.it
Comune di Meana Sardo - Piazza IV° Novembre - Tel. 0784/64495
Il Comune di Meana Sardo e l’Associazione Turistica Proloco ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.