Cuore della Sardegna

Ci sarebbe piaciuto raccontarvi il programma di Bitti, e poi quello di Oliena, Austis, Orani e di tutti i meravigliosi paesi del Cuore della Sardegna.

Vi avremmo voluto attendere nei nostri paesi, come ogni anno, per trascorrere insieme indimenticabili fine settimana.

Invece, per le ragioni che noi tutti conosciamo, quest’anno Autunno in Barbagia non ci sarà. MA non sarà un anno triste e nostalgico! Sarà un anno che vedrà il racconto digitale dei paesi e delle loro ricchezze, per farci trovare ancora più preparati all’edizione 2021.
Ci aspettano tante belle scoperte e iniziative per ricordare insieme i momenti più belli: alcune sono ancora TOP SECRET, seguiteci sui social per scoprirle!

 

24.11.2020

Orotelli

Nel cuore della Sardegna si trova Orotelli, uno dei borghi autentici d'Italia: siamo pronti per farvi compagnia durante una visita virtuale, in attesa in attesa di tornarci insieme nel 2021

  • Secondo un’antica leggenda il primo nucleo abitato di Orotelli nacque grazie ad un pastore e al suo bestiame perduto: l’uomo, proveniente da un paese vicino, dopo una lunga ricerca ritrovò gli animali fermi ad abbeverarsi a una fontana denominata Iscatthai (ora rione di Orotelli). Il pastore, affascinato da quella fonte d’acqua e dalla bellezza dei luoghi, decise di non andar più via da quella zona e trasferirsi con la famiglia, dando così i natali al paese.
  • Orotelli sorge su un altopiano caratterizzato da rocce granitiche e si sviluppa in due nuclei separati: quello più antico, con il centro storico disposto intorno alla chiesa dedicata a San Giovanni Battista e la vicina chiesa di San Lussorio, e a partire dagli anni Trenta, il nuovo rione di Mussinzua, ove si trovano la chiesa rurale del Santissimo Salvatore e la Chiesa Parrocchiale Spirito Santo, edificata in stile moderno sui ruderi della vecchia chiesa aragonese del sec XIV.
  • Nonostante il territorio granitico il paese si è distinto per la sua economia agricola fino agli anni Sessanta, quando, con la crisi del settore dei cereali, è scomparsa quasi definitivamente la comunità degli agricoltori.
  • Permane l’attività artigianale che ha portato i calzolai orotellesi ad essere noti in tutta la provincia. Il paese è da sempre considerato la patria dei classici stivali della Barbagia, sos cambales, ancora oggi realizzati a mano utilizzando forme di legno, osso di capra per le rifiniture e la rigatura, lesine di spago e trincetto per i tagli del cuoio.
  • Tra i carnevali barbaricini quello di Orotelli è uno dei più significativi. I protagonisti sono i Thurpos, antichissima maschera legata a ritualità propiziatorie di feste dionisiache. I thurpos hanno il viso dipinto di nero, trascinano un aratro e mimano i vari momenti del lavoro contadino, indossano un gabbanu nero d’orbace con cappuccio, scarponi con gambales e campanacci che agitano durante tutto il loro percorso.

 

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