Cuore della Sardegna

Ci sarebbe piaciuto raccontarvi il programma di Bitti, e poi quello di Oliena, Austis, Orani e di tutti i meravigliosi paesi del Cuore della Sardegna.

Vi avremmo voluto attendere nei nostri paesi, come ogni anno, per trascorrere insieme indimenticabili fine settimana.

Invece, per le ragioni che noi tutti conosciamo, quest’anno Autunno in Barbagia non ci sarà. MA non sarà un anno triste e nostalgico! Sarà un anno che vedrà il racconto digitale dei paesi e delle loro ricchezze, per farci trovare ancora più preparati all’edizione 2021.
Ci aspettano tante belle scoperte e iniziative per ricordare insieme i momenti più belli: alcune sono ancora TOP SECRET, seguiteci sui social per scoprirle!

 

10.11.2020

Tiana

La prossima tappa virtuale del nostro viaggio nel Cuore della Sardegna è a Tiana, un piccolo borgo di montagna molto legato alle antiche tradizioni agropastorali e artigiane, dove ambiente, senso di comunità e ottimo cibo contribuiscono alla vita sana e serena dei suoi centenari. Ecco i nostri consigli di viaggio:

  • Il paesaggio è caratterizzato da un importante numero di fiumi e torrenti, che, fino al ‘900, hanno rappresentato una importante risorsa economica grazie al gran numero di mulini e gualchiere.
  • Il Museo di archeologia industriale “Le vie dell'acqua” racconta la storia della Gualchiera Bellu, l’ultima delle 18 attive a Tiana nell’800, con cui si praticava il trattamento dell’orbace. Questo tipico tessuto con cui si realizzavano i capi dell’abbigliamento tradizionale era reso resistente e impermeabile attraverso un processo di follatura della lana che si eseguiva nella gualchiera: la stoffa veniva bagnata con acqua calda e battuta per mezzo dei grossi magli mossi dalla ruota azionata dalla corrente del rio Torrei.
  • I festeggiamenti del carnevale, qui chiamato Coli Coli, si tengono il Mercoledì delle Ceneri: gli Intintos, maschere con il viso nero di carbone, imbrattano la faccia di chiunque incontrino nel loro cammino mentre trasportano un fantoccio che a fine giornata viene dato alle fiamme.
  • Percorrendo le strette stradine del rione storico si possono ammirare le antiche case in pietra a più piani con i tipici corzos: si tratta di stanze a ponte sopra le vie che collegano abitazioni da un lato all’altro di cui oggi rimangono solo alcuni esemplari.
  • Merita una visita la suggestiva necropoli di Mancosu risalente al Neolitico a circa 2,5 km dal paese. Le 7 sepolture scavate nel granito, note come domus de Janas, nel circondario sono anche denominate “forreddos de janas” per la forma dell’apertura che ricorda quella dei forni in cui si cuoceva il pane.
  • Assaggiate le deliziose fruttine di pasta di mandorle, squisiti dolcetti tradizionali