Cuore della Sardegna

Una leggenda popolare narra di un antico villaggio intitolato a un capotribù nuragico da cui deriverebbe Onanie, nome in sardo del paese di Onanì. I ritrovamenti archeologici testimoniano che le origini del centro risalgono all’età nuragica documentata dai numerosi monumenti sparsi in tutto il circondario: dalle torri, alle tombe dei giganti, fino al pozzo sacro di Muros d’Avria. Il territorio però racconta una storia ancora più antica come dimostra la presenza delle sepolture scavate nella roccia denominate “domus de janas”, le case delle fate risalenti almeno al terzo millennio a.C.

Una ricca varietà di paesaggi caratterizza il territorio di Onanì in cui il visitatore potrà spaziare con lo sguardo su panorami ogni volta diversi e sempre incantevoli.  Le verdeggianti colline sono ricoperte da stupendi boschi di roverella circondati dalle essenze della macchia mediterranea, habitat ideale di diverse specie della fauna locale come cinghiali, lepri, pernici. Tra i rilievi si incontrano estese aree riservate al pascolo brado del numeroso bestiame, costituito in prevalenza da ovini, che rappresenta la principale fonte di reddito della popolazione. Questa importante attività ha lasciato in eredità sos cuiles ossia i tradizionali rifugi dei pastori oggi ancora usati da chi si avventura sui suggestivi sentieri della transumanza che costeggiavano principalmente il Riu Mannu, per giungere sulla piana di Gallè o proseguire verso la Gallura. Lungo questi percorsi, alla scoperta delle bellezze ambientali del luogo, si incontra una straordinaria foresta di lecci secolari in località S’Adde de s’achina.

Uno splendido scenario naturalistico è rappresentato dalle valli formate dai principali corsi d’acqua: Riu Mannu, Riu Masicare, Riu Laerru contraddistinte dalla rigogliosa vegetazione tipica degli ecosistemi fluvial. Sul versante nord-ovest si trova l’altopiano granitico di Mamone in cui nidifica la bellissima regina dei cieli: l’aquila reale.

Antichità e modernità convivono in un paese che può vantare origini che affondano nella preistoria e che ha saputo guardare al futuro scommettendo sull’arte e sulla propria cultura. Le domus de janas scavate nella roccia in località Cogoli sono importanti testimoni delle civiltà che abitarono l’area fin dal Neolitico a cui seguì l’epoca dei nuraghi che, a partire dal 1800 a.C. circa, ha rappresentato l’unità culturale dell’Isola. Nel territorio comunale sono presenti numerosi siti archeologici, molti ancora da indagare: un pozzo sacro in località Muros D’Avria, tombe dei giganti (a San Bachisio, Tanca Rettorale, Ozziddai e Su Cumonale de josso), e le straordinarie torri tra cui quelle meglio conservate sono: nuraghe Santu Pretu, nuraghe Salamizzi, nuraghe Liri, nuraghe Liuguri. Il più conosciuto e quello di Santu Pretu costruito su una piccola altura, in prossimità dell’attuale abitato, accanto al quale, nella seconda metà dell’XI secolo, fu edificata l’incantevole chiesa intitolata a san Pietro Apostolo.

Il centro storico ha conservato le tipiche case dell’architettura tradizionale un tempo suddivise tra su palatzu, ossia l’ambiente abitativo con su fochile (il focolare) al centro, che fungeva da cucina e da camera da letto, e s’unnacru, il magazzino dove si custodivano le provviste. Parte integrante delle abitazioni erano sas cortes, i tipici cortili interni dove si allevavano il maiale e le galline. Percorrendo le vie del paese si rimane affascinati dai preziosi murales dipinti dal pittore Diego Asproni su commissione del Comune tra il 1984 e il 1990 a cui si sono aggiunti quelli di alcuni allievi dell'Accademia di Brera.

I soggetti proposti spaziano dai racconti di vita quotidiana agli eventi storici e alle rappresentazioni dei valori comunitari sia etnici che religiosi.  Da visitare ricordiamo la chiesa dedicata al Sacro Cuore, costruita nel 1866 in sostituzione di quella di Santa Maria, realizzata nel XIV secolo di cui rimangono i ruderi degli affascinanti archi gotici. Nel portale della parrocchiale sono incastonate le meravigliose formelle bronzee create dall'artista Pinuccio Sciola in cui si ripercorre la passione e resurrezione di Gesù.

Onani, San Pietro (foto Comune di Onanì)

Nei dintorni è possibile visitare le graziose chiese campestri dedicate a San Bachisio, San Francesco, sant’Elena e ai santi Cosma e Damiano. Le ultime due rimandano ai culti di origine orientale che testimoniano la frequentazione dell’area in epoca bizantina.

Onani, mulino (foto Comune di Onanì)

Ecco cosa ci aspetta a Onanì questo fine settimana:

SABATO 8 OTTOBRE

ORE 9 Apertura delle mostre e delle esposizioni.

ORE 10 Apertura delle cortes con degustazione dei prodotti tipici ed esposizione dell’artigianato locale: sarà possibile osservare le massaie intente alla lavorazione della semola, della farina, del pane, della pasta e dei dolci tipici caratteristici della festa, mentre le vie del paese saranno allietate dalla musica degli organetti. Lungo il percorso delle cortes

ORE 10:30 I rapaci e la falconeria in Sardegna, a cura del fotografo naturalista Domenico Ruiu. Scuola elementare, via Dante

ORE 11 Visita guidata alla scoperta della pittura, della scultura dell’archeologia, della Chiesa romanica di San Pietro, di San Francesco, San Cosimo e Damiano e dei ruderi di Santa Maria. Partenza dall’Info point, via Asproni

ORE 11:30 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio. - Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma DALLE ORE 15 ALLE ORE 16 Esibizione dei Falconieri. Vecchio lavatoio comunale, via Funtana Manna

ORE 16 Rappresentazione teatrale Ammentos de Untana Manna. Donne, bambini, uomini, animali si ritrovavano al lavatoio e lì nascevano amori, liti, amicizie, comarie e tanto altro ancora. A cura del teatro Ilos. Vecchio lavatoio comunale, via Funtana Manna

ORE 16:30 Visita guidata alla scoperta della pittura, della scultura, dell’archeologia, della Chiesa romanica di San Pietro, di San Francesco, San Cosimo e Damiano e dei ruderi di Santa Maria. Partenza dall’Info Point, via Asproni

ORE 17 Preparazione del dolce delle feste sa coffettura. Domo de zia Crelia, piazza Italia

ORE 17:30 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio. - Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma ORE 18 I rapaci e la falconeria in Sardegna, a cura del fotografo naturalista Domenico Ruiu. Scuola elementare, via Dante

DALLE ORE 19 Esibizione notturna dei Falconieri. Piazza di Spagna

ORE 21 De liras, violinos e mandolas. Prima rassegna degli strumenti musicali della Sardegna utilizzati per accompagnare il ballo. Presenta Roberto Tangianu. Piazza di Spagna

ORE 23 Chiusura delle mostre e delle esposizioni.

DOMENICA 9 OTTOBRE

ORE 9 Apertura delle mostre e delle esposizioni.

ORE 10 Apertura delle cortes con degustazione dei prodotti tipici ed esposizione dell’artigianato locale: sarà possibile osservare le massaie intente alla lavorazione della semola, della farina, del pane, della pasta e dei dolci tipici caratteristici della festa, mentre le vie del paese saranno allietate dalla musica degli organetti. Lungo il percorso delle cortes.

ORE 10:30 I rapaci e la falconeria in Sardegna, a cura del fotografo naturalista Domenico Ruiu. Scuola elementare, via Dante

ORE 10:30 Visita guidata alla scoperta della pittura, della scultura dell’archeologia, della Chiesa romanica di San Pietro, di San Francesco, San Cosimo e Damiano e dei ruderi di Santa Maria. - Partenza dall’Info Point, via Asproni

ORE 11 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio. - Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma

ORE 11:30 Preparazione del dolce delle feste sa coffettura. - Domo de zia Crelia, piazza Italia

ORE 12 Rappresentazione teatrale Ammentos de Untana Manna. Donne, bambini, uomini, animali si ritrovavano al lavatoio e lì nascevano amori, liti, amicizie, comarie e tanto altro ancora. A cura del teatro Ilos. - Vecchio lavatoio comunale, via Funtana Manna

ORE 14:30 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio. - Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma DALLE ORE 15 ALLE ORE 16 Esibizione dei Falconieri. - Piazza di Spagna

ORE 17 Processione in onore di San Francesco, dipinta dai colori dei costumi tradizionali di Onanì e di varie coppie rappresentative di quasi tutti i paesi aderenti al circuito di Autunno in Barbagia, allietata dai campanelli dei cavalli ornati per la festa.

DALLE ORE 19 Serata all’insegna del folklore, del divertimento e dei balli con il gruppo Ballade ballade bois, con la partecipazione delle coppie in costume e dei presenti per fare tutti insieme un grande ballu tundu.

ORE 23 Chiusura delle cortes, delle mostre e delle esposizioni.

DA VISITARE

• L’Onanì Media Point all’interno del quale è possibile intraprendere la suggestiva Onanì experience, un’esperienza unica ed indimenticabile alla scoperta del borgo di Onanì, con tablet, giochi interattivi e realtà aumentata. Per maggiori informazioni visitare la pagina Facebook Onanì experience e il sito www.visitonani.it • Mostra fotografica naturalistica della flora e della fauna del territorio, a cura Domenico Ruiu. - Onanì Media Point • Mostra nell’antico mulino de Ziu Natalinu.