Cuore della Sardegna

Intensi profumi delle uve arricchiscono un paesaggio pieno di suggestioni in cui predomina la vite e il castagno che ricoprono di caldi colori la valle e le dolci colline intorno al paese di Mamoiada.

Su fertili terreni d’origine granitica, con microclima temperato e alte escursioni termiche tra il giorno e la notte, prosperano le vigne da cui si ottengono rinomati vini, produzioni eccellenti delle cantine locali e importante risorsa economica del centro. Nelle campagne, infatti, si pratica una viticoltura di montagna con forme di allevamento tradizionale in cui è preservata la biodiversità dei vitigni autoctoni come il Cannonau e la Granazza dai quali si ricavano pregiati vini rossi e straordinari bianchi.

Abbondanti sorgenti e corsi d’acqua danno vita una natura rigogliosa che si estende sulle distese di pascoli percorse dalle numerose greggi. L’allevamento, una delle principali attività produttive, caratterizza il paesaggio anche per la presenza dei cosiddetti “sentieri dei pastori”, incantevoli strade rurali della transumanza da cui si possono intraprendere deliziose escursioni a piedi o in mountain bike.

Il misterioso menhir "Sa Perda Pintà" (o stele di Boeli) è uno dei meravigliosi ritrovamenti scoperti nel comune di Mamoiada. Le eccezionali decorazioni incise sulla superficie sono state realizzate durante la cosiddetta “Cultura di Ozieri” compresa tra il 3200 e il 1800 a.C.

La straordinaria varietà e quantità di resti archeologici disseminati nel territorio rivelano come l’area fosse abitata fin dalla preistoria: risalgono al Neolitico le pedras fittas (menhir), le domus de Janas (tombe scavate nella roccia) e i dolmen, mentre nell’età del Bronzo furono realizzate le  tombe dei giganti, i nuraghi e un pozzo sacro, testimoni della grande civiltà nuragica.

Durante l’età romana nei pressi del centro passava l’importante strada militare che attraversava l’Isola collegando Olbia con Cagliari, attraversando le stazioni romane di Caput Tyrsi (Buddusò), Sorabile (Fonni) e Biora (Serri). Si pensa che l’origine dell’attuale abitato risalga alla fondazione di una fermata o stazione romana di nome Manubiata che deriverebbe dal verbo latino manubiare (sorvegliare). A sostegno di questa ipotesi si conservano alcuni toponimi come quello dell’antico quartiere Su Castru che rimanda al termine latino castrum ossia ‘recinto fortificato’.

Nell’alto Medioevo, con la fine dell’Impero Romano d’Occidente, la Sardegna entra nell’area politica e culturale dell’Impero Romano d’Oriente. Della presenza bizantina a Mamoiada resta traccia nel culto dei santi Cosma e Damiano e nel santuario a loro dedicato a pochi chilometri a sud-ovest del paese.

Il 17 gennaio con la festa di Sant’Antonio Abate ha inizio il carnevale isolano con l’accensione dei grandi fuochi rituali. In questa occasione ogni anno a Mamoiada si ripete un antichissimo cerimoniale animato dalle maschere tradizionali più famose dell’Isola: Mamuthones e Issohadores. I primi portano sul viso una maschera nera, intagliata nel legno di pero selvatico o ontano, con tratti molto marcati e indossano pelli ovine su cui viene sistemata “sa carriga”: circa 30 kg di campanacci legati sulle spalle. Durante la sfilata per le vie del paese e intorno ai fuochi, i Mamuthones incedono con un particolare passo, quasi una danza, guidati dagli Issohadores. Questi ultimi sono vestiti con elementi maschili e femminili dell’abbigliamento tradizionale e sono così chiamati perché portano sa soha, la fune con cui prendono a lazzo le persone. Non si conosce con sicurezza il significato di questa arcaica rappresentazione che ha affascinato e continua ad appassionare studiosi di tutto il mondo.

Diversi esemplari di queste straordinarie maschere sono esposti nel Museo delle Maschere Mediterranee in cui si possono ammirare altre rappresentazioni del carnevale barbaricino a confronto con le maschere di alcuni paesi europei e mediterranei.Per approfondire la conoscenza delle tradizioni locali e della storia e cultura del territorio si può visitare il Museo della cultura e del lavoro che vanta una interessante collezione dei meravigliosi abiti tradizionali. Sulla facciata del museo sono conservate alcune strutture architettoniche di stile aragonese risalenti al Medioevo che un tempo abbellivano diversi edifici del paese.

Autunno in Barbagia quest’anno si presenta con il titolo emblematico Sas tappas in Mamujada: le vie del gusto, dell’artigianato e delle maschere: cooking show ed eccellenze enogastronomiche, tappas, esposizioni, mostre ed eventi, trekking e laboratori artigianali, tenores, sfilata dei Mamuthones e molto altro.

Ecco il programma completo della manifestazione:

Venerdì 3 novembre

Ore 16.00 – Inaugurazione della manifestazione “Su Carmu” con Rossella Faa. A seguire esibizione itinerante del Coro Mamujone e dei fisarmonicisti locali.

Ore 18.00 – Apertura esposizioni, mostre e tappas lungo le vie del paese.

Sabato 4 novembre

Ore 10.00 – Apertura esposizioni, mostre e tappas lungo le vie del paese.

Ore 10.00 – Concorso di pittura estemporanea per le vie del centro storico.

Dalle ore 9.30 alle 11.00 – Dimostrazione e preparazione dei “Hulurjones”, presso Tappas Francesco Gungui in via De Amicis.

Ore 10.00 – Laboratorio di preparazione dei “Maharrones a Poddihe”, a cura di Meskès, presso corso Vittorio Emanuele III.

Ore 10.30 – Convegno “Le eccellenze del territorio - Azioni di sviluppo e di sostegno”, a cura del Banco di Sardegna, della Camera di Commercio di Nuoro e del Comune di Mamoiada, presso Sala Consiliare.

Dalle ore 10.30 alle 13.30 – Dimostrazione e preparazione dell’acquavite, a cura di Stefano Dessolis, presso via Nuoro.

Ore 11.00 – Vestizione del costume tradizionale di Mamoiada, presso Piazza Loreto.

Ore 17.00 – Esibizione itinerante del Gruppo ETNIAS, con musiche e balli tradizionali lungo le vie del paese.

Ore 21.00 – Esibizioni e balli sardi con fisarmonicisti locali, presso Piazza Loreto.

Domenica 5 novembre

Ore 10.00 – Apertura esposizioni, mostre e tappas lungo le vie del paese.

Ore 10.00 – Concorso di pittura estemporanea per le vie del centro storico.

Dalle ore 9.30 alle 11.00 – Dimostrazione e preparazione dei “Hulurjones”, presso Tappas Francesco Gungui in via De Amicis.

Ore 10.00 – Laboratorio di preparazione dei “Maharrones a Poddihe”, a cura di Meskès, presso corso Vittorio Emanuele III.

Dalle ore 10.30 alle 13.30 – Dimostrazione e preparazione dell’acquavite, a cura di Stefano Dessolis, presso via Nuoro.

Ore 11.00 – Vestizione dei Mamuthones, presso Piazza Venezia (Sa Pratha Manna).

Ore 11.00 – Esibizione itinerante del Gruppo ETNIAS, con musiche e balli tradizionali lungo le vie del paese.

Ore 11.00 – Esibizione itinerante di balli sardi con fisarmonicisti locali lungo le vie del paese.

Ore 15.00 – Sfilata del gruppo “Mamuthones e Issohadores” Associazione Atzeni.

Mostre ed eventi:

•  Mostra “Racconti di cibo”: viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso gli alimenti tipici della nostra tavola, a cura di Aeroporto Costa Smeralda Olbia – Geasar , presso Centro di Aggregazione Sociale;

•  “La coltivazione del grano monococco in Sardegna e i suoi utilizzi”, a cura di Associazione Tricumonoro, presso Centro di Aggregazione Sociale;

•  Mostra Fotografica “Eminas – Donne di Tappas”, a cura di Sara Muggittu Barbaricina, presso Sede Atzeni in via Manno;

•  Mostra personale di Giovanni Paddeu “L’Artigiano Scultore”, presso via Manno.

•  Lavorazione delle Antiche Candele Artigianali, a cura di Elisa Puggioni, in Corso Vittorio Emanuele III.

•  Lavorazione delle Candele Artistiche e Trucca Bimbi, a cura di Elisa Puggioni in Corso Vittorio Emanuele III , presso attività.

•  “Mamoiada nei documenti spagnoli dal 1500 ai giorni nostri”: mostra di atti e documenti a cura di Umberto Oppus, presso Sagrestia Chiesa N.S. di Loreto;

•  Concorso di Pittura Estemporanea “L’anima di Tappas”: lavori ed esposizioni dei pittori per le vie del centro storico;

•  Concorso “Agolostimmus”: reinventare con la fantasia gli angoli del paese. Evento itinerante lungo le vie del paese;

•  Mostra “FACCIXEDDA…tra sogno e realtà” del pittore Paolo Laconi, presso Museo delle Maschere Mediterranee;

•  “FramMentiComunicanti”: mostra dei mosaici dell’artista Luka Mura, presso PubAgricolo;

•  “COLORMANNU”: la via Manno si tinge di colore. Performance artistica a cura del Comitato Sas Tappas in Mamujada, presso via Manno/piazza Loreto;

•  Concorso fotografico “Cogli l’Attimo”, a cura del Comitato Sas Tappas in Mamujada e in collabo- razione con Associazione Viaggio in Sardegna;

•  Le proprietà benefiche delle nostre erbe, a cura di Kilometro Zero, presso corso Vittorio Emanuele III, 11;

•  28 Ottobre: premiazione concorso enogastronomico e del pane carasau, a cura di Mamojà;

• Mascherai Alpini di Schignano, Via Marsala c/o Franco Sale.

Organizzazione a cura di:

Associazione Turistica Culturale “Comitato Sas Tappas in Mamujada”

C.so Vittorio Emanuele III, 50 Mamoiada

www.tappasinmamujada.it - mail: info@tappasinmamujada.it - Tel. 0784 56023 – 328 1762602

Comunicazione, Eventi e Promozione Tappas 2017

Associazione Viaggio in Sardegna - www.viaggioinsardegna.net

Info Musei:

MaMu, Coop. Viseras - Piazza Europa tel. 0784 569018 - www.museodellemaschere.it  

Informazioni Turistiche: Meskès Turismo Tel. 320. 9437065 - meskesturismo@gmail.com