Cuore della Sardegna

Dalle dee madri mediterranee alla leggenda di Maria Incantada, fata del nuraghe, la storia di Meana Sardo è un racconto ricco di suggestioni. In uno scenario incantato e caratterizzato da boschi, colline e sorgenti naturali si snodano i sentieri che conducono alla scoperta delle bellezze panoramiche e naturalistiche del territorio. I vigneti che ricoprono le colline circondano il paese donando colori e profumi inebrianti. Dal monte Bruncu Sant’Elia, a 1083 metri, si può ammirare un’ampia veduta dei monti del Gennargentu e delle profonde valli scavate dai corsi d’acqua. Il principale è il Rio Arraxisi che segna il confine con Atzara. Passeggiando lungo il corso dei suoi numerosi affluenti ci si può imbattere in una delle fonti d’acqua freschissima di cui si serve la popolazione, come la sorgente “Funtana Casida”. Affascinanti paesaggi montuosi, testimoni di diverse ere geologiche, hanno dato origine alle leggende locali: secondo i racconti popolari i grandi massi calcarei in località Ortuabis (ortu de abis ‘orto delle api’) sarebbero degli alveari pietrificati a causa di una terribile maledizione lanciata sul proprietario come conseguenza della sua avarizia.

Sabato 6 e domenica 7 Ottobre, a Meana Sardo, arriva la nuova tappa di Autunno in Barbagia! Ecco il programma completo:

6 Ottobre / Sabato

09:45 Inaugurazione della manifestazione e del percorso enologico: aprono le “Domos Antigas Meanesas”. Verrete introdotti all’interno di un mondo senza tempo. Tutto sa di antico, perché a Meana nulla è mai caduto nell’oblio provocato dal tempo. La sapienza delle donne e degli uomini ha fatto sì che quanto loro hanno vissuto nel passato non morisse nel presente, tramandando la loro sapienza ai figli, che ancora oggi perpetuano quanto hanno appreso dai loro padri e madri. Ancora oggi a Meana potrete gustare prodotti enogastronomici frutto di una sapienza antica e mai tramontata, apprezzare opere d'arte di ricamo, frutto del silenzioso lavoro e dell'abile manualità delle nostre donne e della tessitura che nasce dalla ritmica cadenza dei telai azionati dalle abili mani delle nostre maestre tessitrici. I nostri pastori proporranno la preparazione del formaggio e della ricotta, che potrà essere gustata appena raccolta, così come su “casu axedu” dal sapore inconfondibile e unico.

10:00 Preparazione de “Su Pani Pintau", Casa Paulesu.

10:30 Preparazione del dolce pasquale tipico Meanese “Su Pani ‘e Saba”, Pasticceria Punto Due.

11:00 “A coere su pani”: trasporto del pane al forno per la cottura, Casa Nocco.

11:30 “A coere su pani ‘e saba”: trasporto de su pani ‘e saba al forno per la cottura.

11:45 Preparazione del piatto tipico Meanese “Su Succu”, Casa Demuru. 15:45 Tradizionale pigiatura dell’uva.

17:00 “A poltari su strexu de sa sposa”: tradizionale trasporto del corredo della sposa a casa degli sposi. Da Casa Pistis a Casa Vacca.

18:00 Preparazione del formaggio, Corso G. Mura Agus.

19:00 “Su pani ‘e coia”: riproposizione della lavorazione e della cottura del pane del matrimonio preparato il giorno prima dell’evento, Piazza Fenu. L’evento sarà accompagnato per tutta la durata della giornata da canti e balli della tradizione popolare Meanese.

7 Ottobre / Domenica

09:30 Apertura delle “Domos Antigas Meanesas”: durante la manifestazione l’armonioso tintinnio delle incudini ci riporterà indietro nel tempo. Potremo ascoltare la musicalità della lavorazione del ferro battuto e ammirare le abili mani dei fabbri ferrai che, una volta scaldato nella forgia, modelleranno il ferro per creare delle vere e proprie opere d' arte. Gli scalpellini del legno e della pietra daranno vita con le loro mani a rosoni e volatili, motivi tipici del nostro artigianato ligneo.

10:00 Preparazione de “Su Pani Pintau", Casa Paulesu.

10:30 Preparazione del dolce pasquale tipico Meanese “Su Pani ‘e Saba”, Pasticceria Punto Due.

11:00 “A coere su pani”: trasporto del pane al forno per la cottura, Casa Nocco.

11:30 “A coere su pani ‘e saba”: trasporto de su pani ‘e saba al forno per la cottura.

11:45 Preparazione del piatto tipico Meanese “Su Succu”, Casa Demuru.

15:30 Tradizionale pigiatura dell’uva.

17:00 “A poltari su strexu de sa sposa”: tradizionale trasporto del corredo della sposa a casa degli sposi. Da Casa Pistis a Casa Vacca.

17:45 Esibizione della maschera tradizionale Meanese “Sa Facciola”, con un percorso lungo Via Roma.

18:15 Preparazione del formaggio, Corso G. Mura Agus.

19:00 Il percorso delle Domos sarà animato da canti e balli della tradizione popolare sarda.

• Durante il corso della serata sarà possibile ascoltare il concerto itinerante del coro sardo Mediana, che chiuderà la sua esibizione presso la Chiesa di San Bartolomeo intorno alle 18:30.

•Visita guidata al sito archeologico “Nolza” con servizio bus navetta. Partenza dall’area prospiciente la chiesa parrocchiale.