Cuore della Sardegna

L'Isolotto d'Ogliastra è una splendida ed incontaminata massa di granito porfirico rosa di circa 10 ettari, posta al centro del Golfo di Arbatax e appartenente al Comune di Lotzorai. Raggiungibile via mare con barche e battelli, fino alla costruzione del porto di Arbatax è stato un punto cruciale per la navigazione e per garantire riparo alle varie imbarcazioni che circolavano nelle acque antistanti. Nelle sue calette e insenature si trovano delle vere e proprie sculture naturali: rocce modellate dal vento, dalla pioggia e dal moto ondoso del mare; mentre sulla parte più alta si trova la statua della Madonna dell'Ogliastra, una bellissima opera dello scultore Pinuccio Sciola che ogni anno, nel mese di luglio, è meta di un suggestivo pellegrinaggio dei fedeli che raggiungono l’Isolotto a bordo dei barconi che salpano in processione dal vicino porticciolo di Santa Maria Navarrese. L'entroterra è coperto da una rigogliosa vegetazione, ricca di olivastri ed euforbie, fichi d'india e innumerevoli cespugli che danno vita ad un mosaico di inconfondibili profumi della macchia mediterranea. L'isolotto è anche dimora di varie specie avifaunistiche come gabbiani reali, marangoni, berte e cormorani e le sue acque, di un azzurro intenso, sono meta ideale per gli appassionati di snorkeling.

Anticamente il suo nome era “Heralubra” o “Iera Lutra”, ovvero i bagni di Era, la dea greca moglie di Zeus e sovrana dell’Olimpo. Intorno alla metà del 1800 vennero iniziati i lavori per la costruzione di un porto, progetto che fu poi abbandonato a favore della costruzione dell’attuale porto di Arbatax. Durante il periodo di dominazione spagnola l’isolotto offriva riparo anche alle imbarcazioni dei pirati saraceni che, secondo un’antica leggenda, nascosero qui un prezioso tesoro. Durante i lavori per la realizzazione del porto, poi abbandonati, si narra che un operaio rinvenne, nascosto tra le rocce, una cassetta contenente 600 zecchini d’oro. Da segnalare anche la presenza di una piccola costruzione di epoca incerta, nelle cui adiacenze sono stati rinvenuti frammenti di vasellame in ceramica, presumibilmente di origine fenicio-punica, e alcune monete arabe dell'VII secolo. Se in questo periodo vi trovate a passare per lo splendido territorio dell’Ogliastra non perdete l’occasione per visitare questo luogo ricco di storia e fare un tuffo nelle sue acque cristalline.