Cuore della Sardegna

Dalle dee madri mediterranee alla leggenda di Maria Incantada, fata del nuraghe, la storia di Meana Sardo ci conduce in un racconto pieno di suggestioni.

Risalgono al Neolitico medio le tre bellissime statuine, ritrovate in località Polu, che raffigurano la dea madre mediterranea dalle forme obese simbolo di prosperità.

Dell’epoca nuragica il territorio conserva numerose testimonianze: sono presenti sia nuraghi monotorre del Bronzo medio (1660-1330 a.C.), sia nuraghi a più torri del Bronzo recente (1300-1100 a.C.). A quest’ultima fase risalgono i nuraghi Nolza, Su Nuraxi e Maria Incantada a cui si lega la leggenda della jana (fata) innamorata. Secondo il racconto popolare Maria Incantada (o Cantada) abitava nel nuraghe e, mentre tesseva sul telaio d’oro con fili d’oro, con voce melodiosa cantava per il suo innamorato che si trovava in "Su cùccuru de Nolza", nell’omonimo nuraghe, tenuto prigioniero da un gigante che custodiva un grande tesoro.

Dalla punta del monte Bruncu Sant’Elia, a 1083 m, si può godere di un’ampia veduta dei monti del Gennargentu e delle profonde valli scavate dai corsi d’acqua. Il principale è il rio Araxisi che segna il confine con Atzara. Passeggiando lungo il corso dei suoi numerosi affluenti ci si può imbattere in una delle fonti d’acqua freschissima di cui si serve la popolazione.

Roverelle, sughere e lecci popolano i boschi comunali di Su Cumunali e Su Melone circondati dalle essenze tipiche della macchia mediterranea: olivastro, corbezzolo, ginestra, lentischio, mirto, cisto ed erica.

Di notevole suggestione le vie del centro storico di Meana Sardo rivelano scorci di antiche strade. Le tipiche abitazioni sono costruite in pietra scistosa e abbellite da portali ad arco in stile campidanese o dalle bellissime cornici del XVII-XVIII secolo in trachite e arenaria, di stile gotico-catalano, opera di artigiani locali chiamati "picapedreris".

Lungo la strada principale si incontra la Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Risalgono al XIV le prime testimonianze della sua esistenza di cui però non è rimasta traccia. L’impianto attuale risale, infatti, al XVI secolo. Sullo sfondo semplice e severo della facciata spicca il notevole portale sormontato da una particolare finestra quadrata in cui si ripetono gli stessi elementi in stile gotico. Il campanile a destra della facciata, concluso nel 1673, conserva bellissimi fregi ricavati sulla balaustra in trachite.

Vi aspettiamo sabato 14 e domenica 15 ottobre a Meana Sardo: scarica il programma completo e la cartina del paese.


“Domos Antigas 2023”

Meana Sardo è un paese ridente e cordiale, situato in una posizione favorevole con le alte colline ricoperte da vigneti ed ulivi secolari. È terra di pastori, moderni rappresentanti degli antichi “Re Pastori” del periodo nuragico. Conserva elementi strutturali e architettonici di un tempo lontano ed alcuni splendidi esemplari sono ancora visibili in molte case private. Custodisce, inoltre, una lunga storia testimoniata da villaggi neolitici, domos de janas, nuraghi e menhir ritrovati nelle campagne e dentro l’abitato.

Visitando le “Domos Antigas Meanesasa” sarà possibile scoprire il singolare patrimonio culturale ed ambientale a lungo rimasto nascosto e rivivere, in questo appuntamento autunnale, la magia di musiche e colori, il ricordo di usanze antiche tramandate di generazione in generazione.  

 

Sabato 14 ottobre:

ore 09:30: Inaugurazione delle “Domos Antigas” | Domo ‘e Molinu

ore 09:45: “La Rinasciata dei Territorio e il contrasto allo spopolamento” – Seminario | Teatro S. Bartolomeo

ore 10:00: Preparazione de su “Pani Pintau” | Casa Paulesu

ore 10:30: Preparazione del dolce pasquale tipico “Su Pani ‘e Saba” | Laboratorio Sandro Puddu

ore 11:00: “A coere su Pani” - Trasporto del pane al forno per la cottura | Forno Nocco

ore 11:30: “A coere su Pani ‘e Saba” - Trasporto de “Su Pani ‘e Saba” al forno per la cottura | Forno Dessì

ore 11:45: Preparazione del piatto tipico “Su Succu” | Via Roma

ore 15:30: Tradizionale pigiatura dell’uva | Via Roma c/o cantina Meana

ore 16:00: Vestizione dell’abito antico “A liari su panixeddu” | Piazza Fenu

ore 17:15: “A poltari su Strexiu de sa Sposa” – Tradizionale trasporto del corredo della sposa | Da casa Marras a casa Paulesu 

ore 18:00: Preparazione del formaggio | Corso G. Mura Agus

ore 19:30: “Il Grano, dalla Semina al Raccolto” – Proiezione | Piazza Fenu

 

Domenica 15 ottobre:

ore 09:30: Apertura delle “Domos Antigas”

ore 10:00: Preparazione de su “Pani Pintau” | Casa Paulesu

ore 10:30: Preparazione del dolce pasquale tipico “Su Pani ‘e Saba” | Laboratorio Sandro Puddu

ore 11:00: “A coere su Pani” - Trasporto del pane al forno per la cottura | Forno Nocco

ore 11:30: “A coere su Pani ‘e Saba” - Trasporto de “Su Pani ‘e Saba” al forno per la cottura | Forno Dessì

ore 11:45: Preparazione del piatto tipico “Su Succu”

ore 15:30: Tradizionale pigiatura dell’uva | Via Roma c/o cantina Meana 

ore 16:00: Vestizione dell’abito antico “A liari su panixeddu” | Piazza Fenu

ore 17:00: “A poltari su Strexiu de sa Sposa” – Tradizionale trasporto del corredo della sposa | Da casa Paulesu a casa Ricci

ore 18:00: Preparazione del formaggio | Corso G. Mura Agus

ore 19:30: “Il Grano, dalla Semina al Raccolto” - Proiezione | Piazza Fenu

In entrambi le giornate il percorso sarà animato da canti e balli della tradizione popolare sarda. Lungo le vie del paese saranno allestiti dei punti ristoro in cui si potranno apprezzare e degustare le antiche pietanze tradizionali meanesi.

 

Informazioni:

  • Comune di Meana Sardo - Tel. 0784/64362 | P.zza IV novembre

 

Da Visitare:

  • Sito archeologico di “Nolza” – Visita guidata con servizio bus navetta | Partenza dall’area di fronte alla Chiesa parrocchiale
  • Visita alla Torre Campanaria e alla Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo
  • Percorso Museale | Casa Manca
  • Arte Tessile Meanese | Casa Manca
  • Casa del Contadino | Casa Mattana Dessì
  • Esposizione dei costumi della tradizione meanese e tessuti artistici | Domo ‘e Molinu
  • “I Tesori Naturali di un Isola” - Mostra sulla Biodiversità, a cura di Forestas | Ex asilo

 

Dove mangiare e dove dormire:

  • “Albachiara” Ristorante Pizzeria - Tel. 0784/648008 – 335/7458034 | Loc. Lasarà
  • “Antichi Sapori” – Trattoria - Tel. 0784/64711
  • Bar Centrale Ristorante  - Tel. 0784/1670576
  • Bar 4 Mori - Tel. 0784/64241
  • “Le Vigne” Agriturismo - Tel. 0784/64320
  • “Su Sonetto” - Bed and Breakfast - Tel. 0784/64571 – 347/5265316
  • “Sa Scraria” - Bed and Breakfast - Tel. 393/485410682