Cuore della Sardegna

Tipico delle regioni storiche della Sardegna centrale, il casizolu è un formaggio di latte vaccino a pasta filata, con una caratteristica forma a pera e col collo più o meno allungato a seconda della tecnica usata. La sua produzione inizia in autunno e va avanti fino ai primi giorni dell’estate.

Le origini di questo formaggio sono antichissime, come dimostrano le testimonianze storiche di una sua produzione fin dal XIV secolo. Secondo tradizione a produrlo erano le donne, che lavoravano il latte appena munto per poi impastarlo con la cagliata nell’acqua bollente, in modo da modellare meglio la tipica forma a pera. Dopo aver aggiunto il caglio e disposto la rottura della cagliata è necessario attendere il punto di fermentazione e, solo successivamente, si può proseguire con la filatura, riscaldando i pezzi nell’acqua calda che rende la pasta filante. Il suo gusto, delicato e lievemente salato, diventa più saporito e piccante dopo un periodo di stagionatura di qualche mese. Consigliato con l'accompagnamento di un buon vino rosso, il casizolu è un formaggio versatile e adatto per ogni tipo di piatto.

Nessun elemento utilizzato nella produzione va perso ed anche il siero diventa “s’abbagasu”, un gustoso brodo utilizzato per fragranti minestre al formaggio. La produzione del casizolu richiede una serie di operazioni molto faticose e particolari, tanto che a tutela di questo prodotto è nata recentemente l’Associazione Produttori Casizolu, che riunisce i produttori del Presidio Slow Food con un disciplinare che garantisce l’intera filiera.

È possibile gustare questa specialità durante i prossimi eventi di Primavera nel Cuore della Sardegna, in cui su casizolu sarà un ospite immancabile della manifestazione.